Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Un Bolognini che si è dovuto adeguare alla star del momento, sprecando un tema che poteva dare molto di più, si vorrebbe sfruttare la bellezza androgena della Spaak, ma l’operazione non riesce ed il gioco è troppo scoperto per crederci. Da un romanzo di Gautier, non si riesce a prendere l’umore giusto, ma solo una commedia fine a sé stessa, anche se come al solito, con Bolognini è curata la messa in scena. Tema pruriginoso, ma la paura di andare oltre è troppo evidente, forse i tempi erano troppo indietro per tentare qualcosa di più; la sceneggiatura anche con la presenza di Magni, se non nella facili battute.
Una trama sprecata
Non riesce, non per colpa sua, a procedere come era sua intezione fare
Fisico anche giusto, ma mezzi espressivi a zero
Giustissmo per ilo ruolo, peccato che il resto non lo sostenga
Ruolo non positivo, stava crescendo
Stava scalando il cinema di qualità e qui conobbe Bolognini
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta