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Lupo solitario

Regia di Sean Penn vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lupo solitario

di axe
8 stelle

Joe Roberts è lo sceriffo di Plattsmouth, una sonnolenta cittadina degli Stati Uniti D'America, a cavallo tra gli anni '70 ed '80. E' sposato con Maria, una donna di origine messicana ed ha un figlio. Da lungo tempo non vede il fratello Frank, combattente in Vietnam. Al ritorno di Frank, i due s'incontrano e si ritrovano con affetto. Frank ha un'indole ed ambizioni molto diverse; giovane ribelle ed instabile, non passa a salutare gli anziani genitori e fa perdere le proprie tracce. A breve tempo l'uno dall'altro, madre e padre muoiono senza che egli abbia potuto vederli e ciò ne mina ulteriormente il giò compromesso equilibrio mentale. Appreso che Frank è fidanzato con una donna, Dorothy, Joe sceglie d'invitare la coppia - tra l'altro in attesa di un figlio - a stare con la sua famiglia; Frank ha finalmente possibilità di condurre una vita normale, ma l'inquietitudine prende definitivamente il sopravvento. Sean Penn esordisce nel ruolo di regista con un duro film sulla difficoltà del vivere, contestualizzandola in un ambiente della profonda provincia americana. I protagonisti sono due fratelli, molto diversi. Da quanto apprendiamo, sia dalle loro parole sia da alcuni flashback, essi hanno avuto un'infanzia felice; sono stati "complici" ed uniti, entusiasti della vita. Poi qualcosa è cambiato. La fattoria di famiglia è stata venduta per far fronte a debiti. Possiamo intuire che il rapporto tra Frank ed i genitori si è incrinato; mentre Frank si trovava in Vietnam come soldato, divenendo partecipe in qualche modo degli orrori della guerra, Joe rimaneva nel suo ambiente, interagendo con quelle stesse istituzioni che avevano compromesso l'armonia familiare, privando i Roberts del loro "nido". Il suo più grave atto di ribellione nei confronti dei genitori è stato quello di sposare una ragazza messicana, rivelatasi poi una buona moglie e madre. Come sceriffo, ha il consenso della comunità, destinato ad aumentare in seguito all'uccisione di un uomo durante un conflitto a fuoco. Joe ne rimane tuttavia estremamente turbato; ciò avviene contemporaneamente al ritorno di Frank, che trova molto cambiato; è un uomo cupo, non ha voglia di confrontarsi con i genitori, ne' mostra di avere un chiaro progetto di vita. Non c'è ulteriore tempo per una riconciliazione; mentre Joe è in carcere a causa del suo temperamento violento, la madre muore. Il padre, poco dopo, probabilmente temendo di essere un peso per la famiglia, e con l'animo gravato da molti rimpianti, sceglie di suicidarsi. Nonostante mostri indifferenza, Frank ne rimane sconvolto. Joe sceglie di tendere una mano, sia a lui, sia alla compagna Dorothy, una ex-hippy, la quale, nonostante non sia più giovanissima, guarda il mondo con l'innocenza di una bambina. La ragazza è incinta; l'accoglienza e l'integrazione con la famiglia di Joe è ottima. Frank prova a rigar dritto; lavora sodo come operaio. Ma è una vita che non fa per lui; vedendo la pancia della donna aumentare di volume, matura il rifiuto per le responsabilità che lo aspettano. Comprende di essere rimasto, irrimediabilmente, bambino; un bambino, incapace di crescere, di farsi accettare nella società che lo circonda; un bambino destinato a rimanere solo. Anche Dorothy, in passato una buona compagna di bagordi, lo sta lasciando indietro, proiettata ormai nel suo ruolo di madre. Infine soddisfa la propria sete di nichilismo commettendo un atto di sangue che lo pone irrimediabilmente fuori da quel contesto avvolgente - ma anche straniante - nel quale si era trovato immerso. Dopo un duro confronto, Joe comprende che per il fratello non c'è speranza. Lo lascia andar via, senza saper più nulla della sua sorte; immaginiamo Frank in una vita ai margini, dolorosa, ma libera da quei vincoli che il suo contesto sociale aveva previsto per lui. "Lupo Solitario" può vantare un cast di tutto rispetto. Joe, dal volto pulito ed i modi cortesi, è interpretato da David Morse. Frank, dal sorriso sprezzante, lo sguardo di sfida ed il corpo segnato da tatuaggi come fossero cicatrici, è interpretato da Viggo Mortensen. Valeria Golino è Maria, Patricia Arquette è Dorothy; Il ruolo del padre dei due fratelli è di Charles Bronson, qui invecchiato, malinconico. Parti minori per Denis Hopper e Benicio Del Toro. Il film è ambientato nella piccola cittadina di Plattsmouth, in Nebraska; una località nella quale ci si conosce tutti, con pochi svaghi, avvolta in un'opprimente atmosfera di conformismo e perbenismo. In un posto del genere, o si è "allineati" - e Joe lo è, marito, padre, cittadino esemplare, nonostante abbia ucciso un uomo - o si è ai margini; questa è la posizione nella quale si trova Frank, reduce del Vietnam, rissoso e ribelle, inviso ai genitori e privo di prospettive. Il ritmo del film è lento; gli eventi sono narrati da Joe. Alcune sequenze di flashback aiutano a comprendere fatti e sentimenti dei due protagonisti. Altre sequenze, di forte impatto, mostrano cosa segue all'azione violenta dei personaggi; sangue e dolore. La vicenda trae ispirazione da un brano di Bruce Springsteen, "Highway Patrolman", contenuta nell'album "Nebraska". Il testo esprime il sentimento del rappresentante della legge, Joe, il quale trova giustificazione nel lasciar andar via il fratello "messosi nei guai" proprio nel particolare valore del legame di sangue, rispetto tutto ciò lo circonda. Un film intenso e toccante, ben interpretato e coerente sia nell'ottima caratterizzazione dei personaggi, sia nella ricostruzione di sentimenti e processi interiori, sia nella descrizione di un contesto sociale alienante e certamente non estraneo a quanto di negativo accade ai personaggi.

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