Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
opera prima di emir kusturica, mette in scena il suo buildungsroman personale nella sarajevo degli anni '60 tra celentano e tito. soggetto non originalissimo a cui non mancano però spunti di genio come il contrasto tra il materialismo di stampo comunista dell'amato padre del ragazzo e la trascendenza di quest'ultimo,rappresentata dallo studio continuo dell'ipsonosi-scienza che potrebbe cambiare il mondo-. il protagonista ripete per tutta la pellicola il mantra,"ogni giorno progredisco in ogni riguardo",per trovare il coraggio di una vita che sembra volerlo far crescerlo più precocemente, gettandolo a piedi nudi fuori la casa del popolo. trovare il coraggio di far fronte alla morte del suo caro genitore e alla perduta "ballerina di night" - come si diceva una volta - dolly bell,che lo inizia alle gioie del sesso e al dolore dell'amore,mentre il protagonista cerca di cantare allegramente con il suo complessino di "ragazzi di vita" 24.000 baci. fotografia cupa che ricorda il caravaggio,musica non ancora curata da bregovic,leone d'oro per il primo film del regista dei balcani per eccellenza.
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