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L'evaso

Regia di Pierre Granier-Deferre vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'evaso

di claudio1959
8 stelle

Un film affascinante Delon & Signoret ne “L’evaso” al loro massimo splendore.

Alain Delon

L'evaso (1971): Alain Delon

Ottavia Piccolo, Alain Delon

L'evaso (1971): Ottavia Piccolo, Alain Delon

Alain Delon, Simone Signoret

L'evaso (1971): Alain Delon, Simone Signoret

L’evaso Francia - Italia 1971 la trama: In un piccolo borgo in Francia nel 1934 uno straniero misterioso, evaso da un carcere Jean Lavigne arriva e la vedova Tati Couderc si invaghisce di lui, gli offre ospitalità e dei piccoli lavori da svolgere nella fattoria. Tra i due divampa la passione nonostante Tati sia più grande di lui. La recensione: Il regista Pierre Granier-Deferre, che ricordo in”L'arrivista” del 1974 con Sydne Rome ed Alain Delon dirige L’evaso con solido mestiere ed abilità nella messa in scena, scrive la sceneggiatura con Pascal Jardin adattando un romanzo di Georges Simenon “La vedova Couderc”. Trattasi di una trasposizione, non un vero e proprio adattamento. Un film pieno di nostalgia e sentimento, una grande atmosfera ed una ambientazione e descrizione dei personaggi, che ne fa il punto di forza della pellicola. L’atmosfera è decadente, il borgo rurale, popolato da persone grette, mediocri e fondamentalmente ignoranti. I due protagonisti che casualmente entreranno in collisione sono caratterialmente diversi, però durante il dipanarsi degli eventi si completeranno. Tati Couderc la vedova interpretata in modo grandioso da Simone Signoret e Jean l’evaso da Alain Delon nel pieno splendore della sua carriera. Sono due vinti, due malinconici perdenti della vita i due protagonisti. La fotografia di Walter Wottitz contribuisce, così come la struggente musica di Philippe Sarde a rendere L’evaso un film indimenticabile, da ricordare per sempre. La storia è molto semplice, però il film rimane visivamente e cromaticamente molto potente, nonostante la lentezza, che però non annoia lo spettatore, conquistato dalla bravura degli attori, molto ben diretti. Oltre ai due protagonisti rifulgono Jean Tissier(Henri Couderc il nonno) da ricordare ad esempio in “L'assassino abita al 21” del 1942 di Henri-Georges Clouzot, Monique Chaumette brava nel ruolo antipatico della delatrice di Jean, colei che lo denuncerà in polizia, la nostra Ottavia Piccolo giovanissima che interpreta la leggera Félicie una ragazza madre libertina e poco intelligente, sarà proprio lei con la sua gioventù a tentare Jean e rendendo pazza di gelosia Tati, attrice meravigliosa la Piccolo, rivista in un ruolo maturo nel film “7 minuti” per la regia di Michele Placido del 2016. L’evaso è un film che ha formato la mia conoscenza cinefila negli anni settanta, sono film così, che mi hanno fatto appassionare al cinema, un amore che continua ancora oggi in età matura, l’ho rivisto dopo tanti anni, con occhi sempre estasiati dalla bellezza della storia, la musica magnifica e soprattutto la catartica recitazione di un mostro di bravura come Simone Signoret, ben assistita da un ottimo e bellissimo Alain Delon, gli anni settanta i migliori anni della mia vita. Voto 8 - Interpreti e personaggi Simone Signoret: Tati Couderc Alain Delon: Jean Lavigne Ottavia Piccolo: Félicie Jean Tissier: Henri Couderc Pierre Collet: commissario Mallet François Valorbe: colonnello Luc de Mortemont Jean-Pierre Castaldi: ispettore Boby Lapointe: Désiré

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