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Cuori senza frontiere

Regia di Luigi Zampa vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cuori senza frontiere

di mm40
4 stelle

Cuori senza frontiere è un progetto dalle moderate ambizioni, una produzione Carlo Ponti che vede impegnato un regista già degno di nota come Zampa, uno sceneggiatore di discreta fama come Piero Tellini (che lavora con la collaborazione di Stefano Terra) e una coppia di protagonisti giovani, ma già piuttosto quotati (più Raf Vallone che la Lollobrigida, a dire il vero). Tutto questo per raccontare una storia che denuncia inesorabilmente l'età della pellicola, inchiodata storicamente ai fatti raccontati e quindi di difficile fruibilità (o per lo meno di scarso interesse) anche solo qualche decennio più tardi. Nella problematica della definizione dei nuovi confini dell'Europa al termine della seconda guerra mondiale c'è l'eterno dramma umano dell'insaziabile fame di conquista, del campanilismo, della cecità politica e sociale dei governi, nonchè - talmente in primo piano da risultare quasi sfocata - della mostruosità della guerra; il film si snoda così per episodi intersecati fra loro, nei quali possiamo osservare come il destino delle persone cambi al semplice tracciare una linea bianca sul terreno. Oltre alla coppia di innamorati divisa dai nuovi confini, la trama si sofferma in particolare sui bambini, denunciando per antitesi alla loro proverbiale innocenza la malvagità e la violenza di ogni conflitto; nel cast anche Ernesto Almirante, Cesco Baseggio e - in due comparsate - i critici cinematografici Tullio Kezich e Calisto Cosulich, presumibilmente coinvolti in prima persona a livello emotivo nella storia, in quanto entrambi triestini di origine. Musiche di Rustichelli, fotografia di Montuori, montaggio di Eraldo Da Roma: un lavoro ben confezionato che soffre il soggetto fin troppo datato e, forse, anche una certa facile schematicità nell'impostazione narrativa (l'espediente di chiudere il film con la morte di un bambino è francamente di un patetico e di un didascalico eccessivi). 5/10.

Sulla trama

Nei pressi di Trieste, alla fine della seconda guerra mondiale un paesino viene 'tagliato a metà' dal confine fra Italia e Jugoslavia. Gli abitanti possono così scegliere a quale nazione appartenere; due giovani innamorati si ritrovano divisi, mentre i bambini ne approfittano per giocare, senza rendersi conto della tensione feroce in atto nel paese.

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