Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Sergio è un giovane sfaccendato che, in prospettiva di un matrimonio del quale non sembra molto convinto, si trova un lavoretto come venditore di enciclopedie. Questo lo porterà ad imbattersi nella possibilità di vivere una vita parallela. Parte da un espediente vecchio come il mondo e lo infarcisce di situazioni, personaggi, dialoghi e riferimenti culturali (come la memorabile colonna sonora degli Stadio e Lucio Dalla) grondanti anni '80 da tutti i pori. Per essere il primo film di Verdone ad avere una struttura realmente filmica (un'unica linea narrativa, senza personaggi da sketch televisivo) il risultato è più che dignitoso: si segue piacevolmente, non annoia ed ha almeno tre o quattro personaggi secondari semplicemente irresistibili (su tutti Angelo Infanti e Mario Brega, ma pure De Sica figlio), rilevanti soprattutto per le sequenze cult che hanno contribuito a creare ("il cargo battente bandiera liberiana""arzate 'a cornuto" e via dicendo). Non condivido le lodi sperticate di alcuni, ma è uno dei risultati più riusciti della prima parte di carriera del regista romano.
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