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Freaks

Regia di Tod Browning vedi scheda film

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La recensione su Freaks

di Qualcunocheadorailcinema
7 stelle

Pietra miliare del cinema horror diretto dal poco conosciuto regista Tod Browning.

La storia è quella di un uomo adulto affetto da nanismo che si innamora perdutamente della trapezista del suo stesso circo Cleopatra. Quest'ultima inizialmente si mostrerà schiva nei confronti dell'uomo, ma ben presto comincerà a fingere di amarlo e lo sposerà per riuscire a ottenere la sua eredità, una volta dopo averlo ucciso. A remarle contro saranno però gli amici dell'uomo, che dopo essere stati pesantemente derisi e insultati dalla donna, escogiteranno un piano di vendetta estremamente crudele nei confronti della donna.

La pellicola quando fu inizialmente distribuita aveva una durata di circa 90 minuti, ma venne successivamente pesantemente tagliata per via del disgusto provocato durante le sue prime proiezioni della scena finale, la quale avrebbe dovuto mostrare la scena in cui i freaks deturpano e mutilano il corpo di Cleopatra e castrano il suo amante.

Nonostante i tagli, il film venne comunque accolto negativamente dal pubblico, registrando perdite pari a 164.000 dollari, e diventando un caso estremamente controverso. Il regista Browning, celebre all'epoca per le sue collaborazioni con Lon Chaney ebbe la carriera rovinata e faticò non poco a trovare ancora lavoro negli anni successivi. Freaks diventò l'unica pellicola della MGM ad essere ritirata dai cinema prima del previsto. In Gran Bretagna il film venne vietato per trent'anni, mentre in altre nazioni (come l'Italia) non uscì mai nelle sale.

Alcune recensioni contemporanee furono non solo molto negative, ma espressero anche repulsione e oltraggio nei confronti del film. A proposito di Freaks, Harrison's Reports scrisse: "Chiunque possa considerare intrattenimento questo, dovrebbe essere internato nel reparto psichiatrico di qualche ospedale".

Nel The Kansas City Star, John C. Moffitt scrisse: "Non ci sono scuse per questo film. C'è voluta una mente perversa per produrlo e ci vuole stomaco per guardarlo".

The Hollywood Reporter lo definì un "assalto oltraggioso ai sentimenti, ai sensi, al cervello e allo stomaco degli spettatori".

Non tutte le critiche furono così caustiche. Il New York Times definì Freaks un film "a tratti eccellente e orribile, nel vero senso della parola" e anche "un'opera non facilmente dimenticabile".

Mentre John Mosher di The New Yorker recensì positivamente il film, definendolo "una piccola gemma" che "sta in una categoria a parte, e non verrà dimenticata in fretta da quanti l'hanno vista". Egli trovò inoltre la storia "perfettamente plausibile".

Sia come sia, Freaks anche a distanza di quasi un secolo rimane senza alcun dubbio uno degli horror più destabilizzanti e disturbanti di sempre, ma allo stesso tempo aggiunge un tono riflessivo verso tutti quegli individui, i quali danno il titolo al film, che vengono ingiustamente emarginati per il loro aspetto diverso e distaccato dai canoni della normalità della società umana 

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