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La strada per il Paradiso

Regia di Mary Agnes Donoghue vedi scheda film

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La recensione su La strada per il Paradiso

di LucioLoLoryLore
7 stelle

Anche questo recensito e chissà dov'è sparito. Adoro questo film, con la coppia - anche nella vita- Don Johnson/M.Griffith alla deriva. Arriva Frodo formato bambino, adorabile, e ne curerà i traumi e il livore, il rammarico Stupito della redazione che non l'ha stroncato Adorabile la bimba Intensa la coppia film sottostimato Voto 7½

I bimbi, Will e Billie sono adorabili: sulla scena però, Thora Birck basta a se stessa...per quanto sa essere genuina e disinibita davanti alla cinepresa; 

Mentre Elijah Wood, da il meglio nel rapporto figliare con Melany Griffith, che io trovo davvero in vena così devastata dal senso di colpa.

La scena della lite in soffitta restituisce un profondo pathos, un momento di alta drammaticità...ben giocata dai due coniugi "reali".

Scena davvero toccante; quelli che il cinema sono abituati solo ad analizzare, dissezionare, fino a massacrarlo senza però viverlo... non potranno mai capire. 

Provate a mettervi nei panni di una donna che si sente in colpa per la morte del figlio neonato... 

Mettetevi poi in quelli del marito della stessa, così bella e sensuale (ricordate quale fu il ruolo che lanciò la Bella Melany vero?) e non poterla sfiorare senza finire a litigare o vederla crollare isterica in lacrime...

Ma al suo arrivo, fin da subito, il piccolo Willie riaccende in Lily quel senso di maternità, contro il quale invece, andava lottando da ormai due anni, da quando ha perso il figlio di pochissimi anni, così afflitta dal senso di colpa per aver ignorato un suo pianto ed averlo poi ritrovato morto soffocato. Colpa di cui si è caricata senza averla mai raccontata a nessuno.

L'effetto taumaturgo apportato dal ragazzino, pian piano sortisce dei cambiamenti nel quotidiano di Lily e di conseguenza, della coppia.

Infatti, il marito Ben, dapprima contrariato dall'ospitare il bambino verso cui è sempre ostico... comincia a sciogliersi ritrovando pure lui quel senso di paternità che anche lui, ma per motivi differenti - il quieto vivere - aveva imparato a sopprimere. E questo atteggiamento positivo, risveglierà nell'uomo anche la passione, l'amore verso la bella moglie, la quale, da par suo, ci prova anche a rispondere... salvo far dietro front sul più bello, esasperando ancor più il già provato coniuge.

 

Nel frattempo, anche i bimbi hanno a che fare con i loro drammi interiori: Willie ha paura di ammettere a se stesso che suo padre ormai non tornerà più con lui e la madre... anche se la sincera e schietta Billie cerca di metterlo di fronte alla realtà dei fatti, quando invece gli adulti fanno di tutto per nascondere la verità al piccolo, volendolo proteggere dalla sofferenza.

E la stessa Billie, anche lei preferisce rifugiarsi nella natura profonda del luogo (una lussureggiante Florida probabilmente) dopo la delusione patita per aver provato, lei si, a cercare il vero padre; quando la madre, una inconcludente e credulona cameriera ancora piuttosto giovane, sta pensando di risposarsi con un uomo che in realtà tollera a malapena. E di questo Billie ne risente.

 

Con il tempo, il sodalizio tra i due piccoli si fa sempre più intimo e tenero: Billie trasmette più sicurezza nel pavido e solitario Willie, mentre lui, così mite creatura e diligente scolaretto, addolcisce il carattere indomito e un po' rude della sua nuova affezionata amichetta che ci tiene tanto ad essere nel cuore del ragazzino, perché anche lei è sola e trascurata.

Ci sono scene dei due insieme... così tenere... eppure così naturali e sincere.

 

Quanto a Thora Birck... è adorabile in questo ruolo di bimba maschietta, sempre intenta a combinarne una peggio di Bertoldo, per sfuggire in realtà, poverina, alla sua inquietudine interiore.

 

Il ruolo di Elijah, Will, è invece più mansueto e diligente, offrendo spesso spunti di riflessione alla più istintiva Billie; certo, quando non è quest'ultima a trascinare il timido amichetto in qualche sua avventura o marachella (tipo spiare la sorella maggiore nell'intimità del fienile insieme al suo ragazzo) ;)

Ma ancora più tenerezza esprime il suo personaggio, quando ormai ha coinvolto il coniugi Reed in un vero e proprio ruolo figliare, al gioco di mamma e papà... erodendone, giorno dopo giorno, la dura scorza di lui, e scucendo lembo per lembo, il sipario calato di lei.

Molto tenera risulta infatti tutta la scena della giornata in barca, a pesca, non una gita: una vera dura giornata di lavoro sul peschereccio, dall'alba al tramonto, come "i grandi" ;) ...e ad l ritorno, la mamma che ti viene incontro...

Oppure la scena del bucato... dove, su esortazione della donna che lo invita ad andare a giocare, lui risponde buffamente -"preferisco aiutarti" dando per la prima volta del tu alla bella signora Reed, e insieme si trovano a piegare le lenzuola profumate di bucato; qui si capisce quanto al piccolo Willie manchi non solo un padre, sparito chissà dove, ma pure le attenzioni di una madre a lui dedita, non una come la sua, alla disperata ricerca del consorte e pure in cinta a poco tempo dalla fine della gestazione.

Dolcissima la scena del lettone... quando, dopo il gesto folle della torretta... il piccolo cerca quella figura materna che ormai vede nella signora, e lei accoglie il bambino che, pure lei sente ormai suo, sotto la copertina e lo abbraccia stretto chiedendo pure se sta comodo... e inizia un dialogo molto intimo - ed esplicativo - sulle personalità - avvilita quella del bambino, avvizzita quella della donna... sulla paura e le soluzioni drastiche adottate dal ragazzino per sconfiggerla. Perché ormai, in una sorta di maturazione, di reazione alla sua stantia esistenza, Willie ha deciso che è stufo di aver sempre paura! Paura di tutto e tutti...

Per questo ha compiuto quell'atto, scellerato, o impresa ardita... nella sua logica ingenua ed infantile; e chiede alla donna se lei può capire cosa significhi avere sempre paura di tutto. Lei ovviamente, risponde sì...

 

Sarà per questo...per essere rimasto orfano durante un'età a cavallo tra la pubertà e l'adolescenza... che adoro questo semplice, magari banale, ma certo non stucchevole film.

 

Mi fa ripensare a quei momenti intensi e intimi con mia madre... e pure con mio padre ora, recentemente scomparso - letteralmente! (è andato in vacanza e non è più tornato).

E fa piacere che la redazione non lo abbia stroncato come invece mi aspettavo facesse...

 

Un'altra, non chiave di lettura, ma piuttosto spinta emotiva, un rimando, un altro motivo, molto più lieto stavolta, per cui il filmetto in questione mi ha appassionato dalla prima volta in cui lo scoprii in una videoteca (una vita fa!)... è il ricordo di quel periodo dell'età mi verde, quando cominciò a tingersi, se non del rosso della passione , almeno di rosa delle prime simpatie verso il sesso opposto: alcune scene del film, in particolare quelle in cui i due bambini giocano nell'acqua... mi ricorda di una certa Cristina... dall'indole vivace e disinibita quanto Billie, in pratica la sua versione mora e abbronzata.

Cristina era l'unica femminuccia tra noi maschietti in vacanza in quella punta estrema dell'arida, assolata Puglia. Dunque era costretta a giocare con noi maschietti, eh... facendo di necessità virtù, ne divenne quasi il capo di quella esigua banda, anche perché il materassino per giocare ai "marinai contro i cavalloni" era il suo... ma anche perché età tanto carina e simpatica... Forse tutti eravamo cotti di lei.

Almeno...io lo ero ;)

 

In conclusione, un film che va visto se avete avuto "un vissuto" emozionale.

Questa non è una pellicola che trasmette emozioni come, che so, una qualunque importante tra le vostre preferite...

No, è piuttosto un film che ne rievoca attingendo dai più intimi e reconditi ricordi dell'età nostra più verde...

E vera.

 

Elijah Wood, Melanie Griffith

La strada per il Paradiso (1991): Elijah Wood, Melanie Griffith

Elijah Wood, Thora Birch

La strada per il Paradiso (1991): Elijah Wood, Thora Birch

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