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Cattiva

Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film

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La recensione su Cattiva

di alan smithee
5 stelle
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Ad inizi Novecento, una ancor giovane donna di origine napoletana di nome Emilia, che vive in Svizzera nella splendida villa del marito assieme al figlioletto, viene ricoverata in una clinica per malattie mentali di Zurigo, in seguito al manifestarsi, sempre più ricorrente, di stati di isterismo che si alternano a momenti di assoluta apatia.
In loco, ove alla donna viene diagnosticata una ormai conclamata schizofrenia, Emilia viene notata da un giovane brillante medico, il professor Gustav, che inizia ad interessarsi al suo caso, peraltro anche avvinto dalla bellezza della sua paziente. L'uomo scoprirà che il malessere della donna è maturato a seguito di una serie di luttuosi avvenimenti che, a partire dal suicidio del padre, alla morte della figlioletta per tifo dopo aver bevuto l'acqua dello stagno di fronte alla propria villa, hanno gettato la donna in uno stato confusionale sfociato in questo malessere dai contorni agitati, che le conferiscono connotati da schizofrenica, nascondendo in realtà una sofferenza dovuta alla mancata accettazione di tali disgrazie, di cui peraltro la donna si sente colpevole in parte integrante.
Lontanamente ispirato alla vicenda di vita della psicanalista russa Sabina Spielrein, sceneggiato da Furio Scarpelli e Francesca Archibugi, e diretto con navigata professionalità da Carlo Lizzani, Cattiva presenta una fattura e una cadenza narrativa tipica di un prodotto televisivo, riscattato tuttavia dalla interpretazione tenace e grintosa di una Giuliana De Sio davvero intensa, impegnata in un ruolo piuttosto sfaccettato che ha frutto all'attrice napoletana sia il David di Donatello che il Nastro d'argento nella stagione 1992.
Affiancano la De Sio un biondissimo Julian Sands nei panni del giovane e ostinato professor Gustav, che pare appena uscito dalla sua celebre interpretazione in Camera con vista, mentre, nella parte del rigoroso ed inflessibile direttore della casa di cura, prof. Brokner, spicca un risoluto Erland Josephson, non nuovo ad apparire in progetti italiani, così come non nuovo a recitare in un film di Carlo Lizzani.
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