Regia di John Boorman vedi scheda film
Sceneggiato dallo stesso Boorman da un racconto di Baum, un testo anche interessante, ma con una vena inettellettualistica che reca danni all'operazione cinematografica, ingolfandola e rendendola poco digeribile, insomma asfissiata dai simboli che la ingombrano. L'intento era giusto ed il cast corrispondeva in pieno, certo non si è voluto fare un film di fantascienza, ma solo di contenuti morali. Il film non ebbe successo, malgrado gli investimenti, ma basta guardarlo per rendersi conto.
Zed si ribella allo stato di cose del mondo che lo circonda.Lui fa parte di un gruppo detto degli Sterminatori, comandati da un Dio di pietra chiamato Zardoz. Zed riesce a penetrare dentro il Dio di pietra ed ad ucciderlo, questo lo farà penetrare nel mondo perfetto del Vortex, dove per scelta premeditata vivono eternamente gli intellettuali che hanno voluto staccarsi dal resto del mondo, ma sfruttando gli altri.
L'attore che ci voleva , un uomo forte e terreno. Qui l'attore era in fase di far dimenticare il suo 007, e la fatica era immensa, ma le sue doti alla fine sono venute fuori, anche se oggi sembra un po' troppo messosi a sedere
Un ruolo di contestatrice con il suo fisico particolare ed i suoi occhi che fulminano, forse il ruolo poteva essere più stimagtizzato
La donna che cede al sentimento, ha fatto poco nel cinema, e subito dopo fece un film con Ken Russel, sempre su uno stile diverso
Amcio, o Friend nella versione originale, un attore che non ha avuto molto dal cinema, qui in ruolo un po' caricato
Una prova voluta anche in empi giusti, per l'argomento che tratta, ma forse l'intellettualismo esagerato ha finito per offuscare l'operazione. Il regista rimane sempre un grande, anche per il coraggio dell'operazione stessa
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