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Siamo vicini alla mezzanotte e lei dice "Un russo?" Sento queste parole e stento a crederci. Quale smisurata ambizione si nasconde tra i quieti silenzi della personalitá della mia compagna? A quali risorse nascoste sta attingendo per poter proporre un russo a quest'ora? Sì, lo so, è una generalizzazione, lasciatemela passare, per amor di battuta, per semplificare un racconto, che poi io non ho proprio niente contro i russi, anzi io amo i russi. Però. Però il cinema russo che fa parte della nostra collezione, che deriva dal mitico mamozzo - hard disk da mille mila giga - arrivato nelle nostre mani grazie all'impegno e alla passione cinefila e musicofila profusa da un amico ai tempi in cui la banda larga non esisteva ancora (prenditi le tue responsabilità, Giò) - non brilla per ritmo, lo sappiamo tutti e due, anzi tutti e tre. Quindi, proporre un russo di quei russi a quest'ora sembrerebbe un gesto folle oppure figlio di una giga-hybris. A meno che la compagna non abbia intenzione di accompagnare la visione con qualche sostanza psicotropa, con l'obiettivo di accedere ad un sottomondo di pura sensazione in cui banali esigenze umane come la fame, la sete ed, eventualmente, il sonno, vengano ridotte a puro concetto astratto.

Una breve indagine acclara l'assenza di allucinogeni disponibili in casa, al netto di una vecchia confezione di vinavil indurito che ha chiaramente perso qualsiasi potenziale, quindi raduno le energie e decido che è giunto finalmente il momento di chiarire quale dannata forza mistica faccia capolino in alcuni momenti, quale dinamica ciclica (non è affatto la prima volta che accade una cosa del genere) abbia il sopravvento sul buon senso, quello che banalmente dovrebbe indurre a considerare l'ora tarda come elemento dirimente per la scelta e a calibrare di conseguenza il genere del film da vedere in relazione alle disponibilità, cioè alla scarsità, di energie residue, inducendo magari ad optare per uno scaltro thriller, un ansiogeno sci-fi, un eccitante erotico, se non proprio una scintillante commedia tipo Allen o Wilder.

Sei sicura?
Di cosa?
Sei sicura che sia una buona idea iniziare The Ugly Swans di Lopushansky adesso?
Se non adesso, quando?

Non so, mi verrebbe da dire, un giorno di vacanza, un giorno in cui abbiamo ingerito una quantità smodata di caffeina, il 15 agosto alle 10 di mattina? O anche semplicemente domani sera alle nove? Ne nascerebbe la solita discussione sterile, finiremmo per rinfacciarci "quella volta che hai dormito con Orson Welles/Bela Tarr/Kim Ki Duk...", il film resterebbe al suo posto - The Ugly Swans è il nostro faraglione, il film scoglio presente in tutte le watchlist che si rispettino, quello per il quale non è mai il momento giusto per essere guardato - e io rimarrei con il dubbio di avere una compagna troppo ambiziosa. O troppo colta. Quindi mi dico no, adesso devo capire, una volta per tutte. E così con diplomazia e coolness mi avvicino, sondo, la avvolgo in una coperta di parole e infine chiedo perché, perché dobbiamo offire a questi film la loro occasione di essere visti in momenti in cui è chiaro che hanno solo elevate possibilità di essere cancellati? Tituba, la compagna. Pensa, riflette e poi dice: pulizia karmica, bisogno di resettare, nostalgia di un paradiso originale, di una watchlist ridotta a zero. Per vivere solo nel flusso del momento, per essere in totale sintonia con quello che succede adesso, solo nel presente. In pratica, la televisione lineare degli anni '70. Rai 1 e 2. E 3, come massimo.

Per un attimo ci siamo baloccati con il pensiero di cancellare tutto. Poi abbiamo cominciato a giocare, a ipotizzare di salvare un unico film. E come per miracolo ci siamo trovati d'accordo: The Ugly Swans di Lopushansky. Il film faraglione, il film scoglio, il film incancellabile. Perché se ha resistito così a lungo un motivo ci deve pur essere.

Allora è chiaro. Da voi voglio sapere queste due cose. Qual è il vostro film faraglione. E quale film salvereste se in seguito ad un bug imprevedibile e tremendamente selettivo la vostra lista dei film da vedere dovesse cominciare a tendere drammaticamente verso lo zero.

*E no, amici, Netflix in questo scenario postapocalittico non esiste, è stato il primo ad essere inghiottito dal karma-bug. E neanche Raiplay. Avete a disposizione un harddisk da 10 tera, in cui vivrà, come una bollicina Lete, un solo film.
** Però non vi sarà proibito frequentare sale cinematografiche e festival, come ad esempio il FEFF che inizia questa settimana e dal quale riceverete aggiornamenti costanti a questo link.

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