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Una pallottola per Roy

Regia di Raoul Walsh vedi scheda film

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La recensione su Una pallottola per Roy

di aurtom
8 stelle

Perchè?Perchè gli americani hanno questo esecrabile vizio di voler per forza rifare con altri attori i film che sono già perfetti? "Una pallottola per Roy" è un grandissimo film, che pur coi limiti tecnici di allora riusciva a dare grande forza espressiva alle immagini: ciclopiche montagne che adombrano il disumano destino incombente su Roy e Marie,i cieli stellati che rispecchiano l'intimo splendore di un animo fondamentalmente buono e generoso come quello di Roy, gli immensi occhi di Ida Lupino in cui si legge sin dall'inizio la tragedia e la sofferenza,il cagnolino Pard che ci insegna come ,quasi sempre, un animo immacolato e l'amore disinteressato portino la rovina per sè e per il prossimo.E intorno, la natura splendida e indifferente,e la teoria ininterrotta dei personaggi che, al contrario dell'eroe del film, a un' apparenza tutta bontà e onestà, rivelano un animo traditore e infingardo, come la fanciulla zoppa beneficata da Roy, che gli si rivolta contro e lo insolentisce.Stupende le sequenze dell'inseguimento delle automobili su per l'impervia strada che porta al Monte Whitney: sfugge però al controllo del regista un'inquadratura in cui la macchina di Roy,inseguita, è ripresa da davanti, avvolta nei nuvoloni di polvere sollevati dall'auto che.....la precede con la machina da presa!!

Sulla colonna sonora

Interessante e avvincente nei suoi sviluppi armonici e tematici mai banali o stereotipati, sempre appropriati alle situazioni che descrive,fin dai titoli di testa, davvero stupendi!

Su Joan Leslie

Davvero brava è in questo film Joan Leslie, forse più per merito del regista che per innate doti interpretative: il suo bel faccino, però, è perfetto nel registrare la trasformazione della pudibonda ragazzina tutta rossori in una proterva ninfetta arrogante che calpesta spietatamente i sentimenti di Roy.

Su Ida Lupino

Grandissima, intelligente e sensibile attrice,trovò a Hollywood terreno fertile per i suoi talenti, riuscendo anche nella difficilissima sfida, per una donna, di divenire regista di successo.In questo film riesce a dipingere un personaggio che è lo specchio fedele ,al femminile, di quello di Bogart e suo complemento psicologico e sentimentale, entrambi incapaci di sopravvivere a uno stile di vita totalmente diverso da quello cui la loro intima essenza li avrebbe in altro contesto indirizzati.

Su Humphrey Bogart

In questo film Bogart trova finalmente la sua maschera definitiva, dopo una lunga serie di personaggi o assurdamente cattivi o fastidiosamente ambigui. E' l'uomo tradito dal destino, che troverebbe la felicità con una sua famiglia serena, e che invece le circostanze e il destino trascinano verso una vita di sofferenza, prepotenza e ingiusto sacrificio: questa l'immagine che darà di sè l'attore Bogart nei suoi personaggi da qui a seguire, con la felice eccezione di "Sabrina".E , quasi sempre. le donne che ama gli vengono sottratte dal destino o dalla loro stessa perfidia : grande, grandissimo attore che riesce a evitare anche lo scoglio del "deja-vu", perennemente in agguato nel mare dei suoi personaggi con forse troppi punti di contatto fra di loro. L'unico attore che forse gli è pari in questa caratteristica è Robert Mitchum, che però, per ovvi motivi, le bellone dei film alla fine se le beccava sempre, eccome!

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