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Barbara, il mostro di Londra

Regia di Roy Ward Baker vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Barbara, il mostro di Londra

di Donapinto
8 stelle

In un periodo in cui la Hammer attraversava ormai un periodo cronico di vacche magre, se non magrissime, questa pellicola diretta dall'abile ed esperto Roy Ward Baker, rappresenta una vacca grassa, anzi un toro. BARBARA IL MOSTRO DI LONDRA e' l'ennesima trasposizione cinematografica del classico scritto da Robert Louis Stevenson, L'INSOLITO CASO DEL DR. JEKYLL E MR. HYIDE, credo sia la seconda prodotta dalla Hammer, dopo IL MOSTRO DI LONDRA diretto da Terence Fisher nel 1960. Saro' esagerato, ma per quel che mi riguarda questa originalissima e insolita versione, si colloca tra le migliori tratte dal gia' citato romanzo di Stevenson. Il regista inserisce nella vicenda anche la storia vera dei profanatori di tombe e assassini Buck ed Hare, che terrorizzarono la citta' di Edimburgo nella prima meta' del XIX secolo. Nel film di Ward Baker procurano cadaveri di giovanissime donne al dr. Jekyll (Ralph Bates). A quest'ultimo servono solo i loro ormoni per poter mettere a punto il siero di lunga vita al quale sta lavorando. Ma quando i due sciacalli vengono scoperti e linciati dalla folla, Jekyll se li procurera' da se, trasformandosi in un'assassino di giovani prostitute, facendo naturalmente riferimento alla figura di Jack lo squartatore, tutto per amore della scienza e dell'umanita'. Roy Ward Baker dimostra di essere un regista quanto mai coraggioso e innovativo. Non era da tutti parlare di ambiguita' sessuale, transessualita' e cambio di sesso in quegli anni, ma il regista compie un piccolo miracolo. Inoltre e' resa estremamente bene la situazione che si viene a creare: questo siero a base di ormoni femminili trasforma il dr. Jekyll in Barbara (Martine Beswick), un'attraente donna sulla trentina, tanto affascinante quanto ambigua e perversa e con un istinto omicida. Jekill fa innamorare di se, per poi ricambiarla, Susan la sua giovane vicina di casa, una dolce e ingenua ragazza senza esperienza. Al tempo stesso Barbara, che Jekyll presenta come sua sorella da poco rimasta vedova, e' fortemente attratta e ricambiata, da Howard, fratello di Susan. Jekyll arriva ad acquistare capi d'abbigliamento per sua "sorella" e quasi ad indossarli, finendo anche per avere in un attimo di debolezza, un'attrazione omosessuale per Howard. La personalita' di Barbara prende sempre piu' il sopravvento, tanto da arrivare ad uccidere il dr. Robertson, amico e collega di Jekill e poco ci manca che arrivi a fare la festa anche alla dolce Susan, ma in quel caso e' la personalita' di Jekill ad avere la meglio. Oltre che a una messa in scena impeccabile, con una Londra vittoriana lugubre e nebbiosa, il film puo' contare sulle ottime interpretazioni di tutti gli attori, ma in particolare del bravissimo Ralph Bates, che ci regala un'interpretazione intensa e sofferta, con un dr. Jekyll quanto mai tormentato. Ma non gli e' affatto da meno Martine Beswick. La brava attrice giamaicana e' perfetta nei panni di una donna che racchiude fascino e perversione, inoltre e' dotata di una bellezza piuttosto androgina, che si adatta perfettamente ai lineamenti di Ralph Bates, divenendone una credibilissima versione, o alter-ego se preferite, femminile. Senz'altro il miglior film targato Hammer degli anni 70', ma che nulla ha da invidiare ai primi horror da essa prodotti e diretti da Terence Fisher.        Voto 8.

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