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Si sente il mare

Regia di Tomomi Mochizuki vedi scheda film

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La recensione su Si sente il mare

di DoppiaEffe
8 stelle

Una pellicola dal potenziale veramente alto, che risulta tuttavia non completamente sfruttato. L'animazione è tuttavia splendida e la storia riesce a trascinare. Parliamo quindi di una vera e propria "perla", ingiustamente sottovalutata; insomma, un film da riscoprire!

Mentre sta aspettando il treno, il giovane Taku Morisaki vede sulla banchina opposta una ragazza... pochi secondi dopo lei non c'è già più, ma tale incontro è bastato per far riaffiorare in lui i ricordi delle Superiori e scoprire che aveva stretto con quella giovane un legame ben più stretto di quanto si sarebbe potuto immaginare. 

Il film non era stato concepito per essere proiettato nei cinema, bensì per essere trasmesso in televisione, di conseguenza la durata è inferiore a una normale pellicola: poco più di 70 minuti. Ed effettivamente una quindicina di minuti in più sarebbero stati assai utili, per approfondire al meglio i vari personaggi e lasciare un finale meno aperto. Tuttavia questo non è affatto un motivo per non apprezzare il film: l'animazione infatti è splendida, le musiche buone, il doppiaggio italiano discreto (ok, l'adattamento è da denuncia, ma con un po' di buona volontà ci si fa l'abitudine...).

È quindi un peccato che tale pellicola non sia conosciuta quanto merita, o secondo le varie valutazioni sia classificata come "mediocre": è infatti in primo luogo da considerare come un'avanguardia dello studio Ghibli, e in secondo luogo è necessario lasciarsi trasportare dal racconto. Un racconto che sicuramente non è profondo, ma proprio perché l'intera storia nasce da un ricordo, ed è quindi pervasa da una patina di profonda nostalgia (riguardo a tale aspetto, un altra meravigliosa pellicola dello studio Ghibli che consiglio assolutamente di vedere è Pioggia di ricordi).

Per riprendere le fila del discorso, la sceneggiatura risulta comunque solida e i personaggi (almeno quelli principali) sono ben caratterizzati, tanto che permettono di provare empatia nei loro confronti. Gli spunti durante il film sono numerosi, come del resto è magica l'atmosfera che si crea in alcuni momenti specifici: il primo incontro tra Morisaki e Matsuno, che poi si trasformerà in un'amicizia; il percorso verso la casa paterna di Muto; il comportamento di Muto con le sue compagne di classe e lo stesso finale. Finale che risulta aperto, ma che lascia ben sperare riguardo alla relazione tra i due protagonisti.

Una pellicola quindi sottovalutata, ma che nasconde un ottimo potenziale (come già detto, non sfruttato completamente) e che è veramente una piccola grande perla.

 

Voto: 8 e 1/2 (visione consigliata!)

Rubrica: Perle dal Giappone

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