Regia di Ignacio F. Iquino vedi scheda film
Pauperrima commedia resa ancor meno interessante dai continui numeri musicali che spezzettano la narrazione.
Il film parte quasi come una parodia del cinema muto, parodia sciocca e per niente divertente ma comunque parodia. Sfortunatamente archiviato tale prologo nel quale si descrive il passato dei quattro protagonisti della storia che sta per essere narrata, il film diventa una commedia di fattura modestissima, dove ad ogni battuta di un attore sono i suoi colleghi in scena a ridere, un po' quello che faranno le claque nei futuri programmi televisivi. E se ciò non bastasse a uccidere il poco interesse che il film potrebbe causare, i continui numeri musicali che spezzettano la già miserrima narrazione fanno il resto. Il nome del regista, Ignacio Iquino, suonerà forse familiare agli amanti ad oltranza degli spaghetti-western in quanto negli anni '60 ne dirigerà una manciata di titoli.
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