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Accadde al penitenziario

Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film

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La recensione su Accadde al penitenziario

di mmciak
6 stelle

"Accadde al penitenziario" diretto nel 1955
da Giorgio Bianchi,devo dire che non mi è
dispiaciuto.

La storia si svolge a Roma e in un penitenziario
dove comincia la giornata di Cesare,secondino di animo
buono che ha un bel rapporto con i carcerati e
per questo va sempre nei guai con i superiori.

Allora ha dei bei rapporti con Walter,
che fa il poeta come passatempo e che
gli fa il favore di raccontarci la storia
sul suo quaderno.

La pellicola prodotta da Felice Zappulla per
Fortunia Film con il benestare della Titanus
si colloca alla nostra amata "Commedia all'Italiana",
con un Cast di Star e di gente che poi "dietro le quinte"
farà strada e metterà un bollo importante del filone
e non solo,e in cabina di regia figura Giorgio Bianchi,
che è a suo agio nel genere nonostante il Budget
risicato, e punta tutto agli Attori di gran classe
dell'epoca che è stata tra le migliori in assoluto
che abbiamo avuto allora escono Alberto Sordi,
Aldo Fabrizi,Peppino De Filippo,Walter Chiari
e Mario Riva.

Comunque ci troviamo davanti a una trama
semplice,con tormentoni,e che racconta in parte
come qualche detenuto è andato in galera,
ma fa notare che alcuni sono buoni di spirito,
anche se in mezzo a loro ci sono anche
della gente un po fuori che al contrario
non vuole lasciarlo il penitenziario,
ma questo è rappresentato in modo
anche inverosimile e mieloso,
dove succedono cose strane e purtroppo
cade in alcune ingenuità narrative,
e il Budget che non è tra i più alti
si vede perché Bianchi a tratti realizza
una regia teatrale e tutto girato in presa
diretta.

Il protagonista principale e Aldo Fabrizi,
nel ruolo del secondino Cesare che fin dal principio
viene ripreso perché ha un pollo in tasta che
proviene l'essere troppo buono con i detenuti,
e si svolge durante tutto l'arco della giornata,
però le stoccate giuste sono gli episodi con
Sordi che fa l'ubriaco,ma quello che diverte
e dopo l'arresto che vuole assolutamente
parlare con il commissario e non il secondo,
e riesce a far ridere molto e poi quello
con De Filippo che al ristorante non vuol
pagare il conto e vuole assolutamente
arrestato,questo grazie anche alla scrittura
della sceneggiatura dove figurano Ettore Scola,
Ruggero Maccari e Giovanni Grimaldi che gioca
con una serie di ripetuti tormentoni come
l'uomo che vuole il gatto per mangiare il topo,
che è in cella.

Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano anche:

Nino Besozzi-Antonio Nicotra-Pietro Carloni-
Carlo Romano-Riccardo Billi-Memmo Carotenuto-
Flora Lillo-Mino Doro e Mara Berni.

Invece nel reparto tecnico due grandi tecnici
come le belle musiche di Nino Rota,
diventato famoso con il Maestro Fellini
e la suggestiva Fotografia in bianco
e nero di Tonino Delli Colli.

In conclusione un Film medio,
con una trama semplice e che
fa vedere come si faceva la Commedia
all' epoca senza volgarità e con grandi
Attori,con qualche caduta di ritmo
e qualche ingenuità narrative non
chiudendo alcune situazioni ma
rimane un prodotto che fa tenerezza
e uno spezzato di quella Italia di
fine anni '50 ingenuotta e tenera.

Il mio voto: 6,5.

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