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Kaan principe guerriero

Regia di Don Coscarelli vedi scheda film

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George Smiley

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La recensione su Kaan principe guerriero

di George Smiley
8 stelle

Uscito in sala nel 1982, precisamente un anno dopo "Conan il barbaro" di John Milius, "Kaan principe guerriero" (in lingua originale "The Beastmaster") di Don Coscarelli non ha nulla da invidiare al famoso progenitore. Se la trama non si discosta dai tòpoi classici del genere "sword & sorcery" lanciati al cinema proprio dalla saga di Conan, è nella messa in scena e nelle scelte narrative che il regista e sceneggiatore conferisce a questo fantasy dei tratti che lo fanno emergere prepotentemente dal mucchio. Già regista del primo capitolo della saga di "Fantasmi", Coscarelli non dimentica affatto e non fa dimenticare nemmeno agli spettatori i suoi esordi e la sua natura di regista horror, infarcendo il lungometraggio di dettagli macabri e paurosi e alzando il tasso della violenza e dell'erotismo rispetto al target normale di riferimento. Due scelte appaiono in particolare vincenti: l'aver calcato la mano nella raffigurazione di personaggi mostruosi come le streghe (geniale la scelta di averle rappresentate come ragazze avvenenti salvo la faccia vecchia e deforme), gli inquietanti e ambigui uomini-uccello e le bestiali guardie della morte; e l'aver eletto a coprotagonisti gli animali che accompagnano l'eroe (una tigre nera, due furetti e un'aquila), presenza che si rivelerà fondamentale nell'evolvere del racconto. Ispirata al libro "The Beast Master" di Andre Norton, la trama segue le avventure di Kaan, figlio di re capace di comunicare con gli animali, sottratto con la stregoneria ai suoi genitori naturali per essere ucciso onde scongiurare una profezia, salvato e adottato da un contadino, il quale dopo la distruzione del proprio villaggio partirà in cerca di vendetta e delle proprie origini scontrandosi con un sacerdote che tiene in scacco un intero regno. Utilizzando un budget irrisorio Don Coscarelli riesce a dirigere un film d'avventura coi fiocchi, con ottime scene d'azione e di massa, dosando sapientemente suspence e sense of wonder, con un'ottima fotografia (di John Alcott, direttore della fotografia in vari film di Stanley Kubrick), degli effetti speciali (di Paul Pepperman) perfetti nella loro semplicità e una buona colonna sonora (di Lee Holdridge). Discrete le performance del cast, che vede nei ruoli principali Marc Singer (il quale riprenderà il ruolo di Kaan negli anni '90 in due orridi sequel, non diretti da Coscarelli), Tanya Roberts (tragicamente passata a miglior vita a inizio anno. Era stata "Bond-girl" negli anni '80 in "007 - Bersaglio mobile" al fianco di Roger Moore, Christopher Walken e Grace Jones), Rip Torn, John Amos e Josh Milrad.

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