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Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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La recensione su Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali

di Fanny Sally
7 stelle

Tornano i temi cari al visionario regista di Burbank, ovvero l’immaginazione, la magia, i diversi, l’emarginazione, l’amore romantico, amalgamati tra loro con ritrovata grazia ed efficacia in un racconto di formazione rivolto ai più giovani, ma comunque capace di affascinare anche chi bambino più non è.

Il timido adolescente Jake dopo la misteriosa morte dell’adorato nonno Abe inizia a sospettare che le storie fantastiche con cui questo l’aveva sempre intrattenuto da piccolo hanno un fondo di verità. Convince così il padre a partire alla volta di una remota isoletta al largo del Galles e una volta lì scopre l’esistenza di una sorta di orfanotrofio che accoglie ragazzini dotati di straordinarie capacità paranormali e fisiche. Ben presto si ritroverà coinvolto in una antica guerra tra diverse fazioni di esseri speciali.

 

Tim Burton dopo la breve incursione nel mondo reale rappresentata dal biografico Big Eyes, torna a dirigere una favola dall’impronta fantastico-gotica, stavolta ispirandosi al recente romanzo best seller “La casa dei bambini speciali di Miss Peregrine” dello statunitense Ransom Riggs (già divenuto una trilogia). Tornano i temi cari al visionario regista di Burbank, ovvero l’immaginazione, la magia, i diversi, l’emarginazione, l’amore romantico, amalgamati tra loro con ritrovata grazia ed efficacia in un racconto di formazione rivolto ai più giovani, ma comunque capace di affascinare anche chi bambino più non è, sia grazie alle suggestioni visive e al cast di alto livello, in cui spicca la sempre magnetica Eva Green nei panni della severa ed enigmatica protettrice dei ragazzi, sia per l’implicito paragone tra la persecuzione degli speciali e quella, sempre attuale, delle minoranze e dei diversi.

 

Ben costruita la trama, che si dispiega gradualmente intessendo di atmosfere oniriche e misteriose la ricerca del giovane protagonista che ha lo sguardo limpido e malinconico del ventenne Asa Butterfield (già Hugo Cabret), con cui lo spettatore si trova facilmente ad empatizzare, proprio perché come lui va scoprendo poco a poco i tanti segreti che circondano la casa e i suoi abitanti, anche se in qualche passo alcune spiegazioni e viaggi temporali possono risultare poco comprensibili.

 

Originale la rappresentazione dei mostruosi antagonisti di turno capeggiati da un inedito Samuel L. Jackson, quasi un cameo la presenza di Rupert Everett e Judi Dench.

 

Non indimenticabile, ma comunque abbastanza avvincente e imperdibile per chi ama lo stile di Burton e il genere fantastico.

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