Regia di Steno vedi scheda film
Discreta versione per il cinema dell'omonima pièce teatrale di Pirandello nobilitata dalla presenza di Totò. Gli eredi dello scrittore siciliano ne bloccarono la distribuzione e la pellicola ha iniziato a circolare davvero solo a partire dal 1993.
Uno Steno che aveva da poco interrotto il sodalizio con Monicelli propone una sua versione cinematografica dell'omonima piece teatrale scritta trent'anni addietro da Pirandello. E se nobile è il soggettista non meno lo sono gli interpreti: Totò e Orson Welles! Nonostante ciò il film non ebbe granché successo e anzi, ostacolato nella distribuzione dagli eredi dello scrittore siciliano, finì nel dimenticatoio fino al 1993 quando venne ritrovato negli archivi RAI e proposto per la prima volta in TV. Non siamo certo di fronte a un capolavoro, e anzi diciamo pure che solo la consueta verve di Totò tiene a galla il film. Per quel che riguarda Orson Welles, incide pochissimo (e appare per di più solo nella seconda parte), ingabbiato in una parte scritta non certo pensando a lui. In ogni caso, a meno che non si sia trattato di questioni di pecunia, mi risulta difficile comprendere il motivo per cui i detentori dei diritti delle opere di Pirandello si accanirono tanto contro questa pellicola comunque più che dignitosa.
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