La recensione su Tu sei il mio destino

di LIBERTADIPAROLA75

7 stelle

Il sogno americano negli occhi e nel cuore di tre sorelle e nelle note e location di una America malinconica e lontana.

Le spumeggianti spiagge del Connecticut, nei colorati e malinconici anni '50, fanno da sfondo alle vicende familiari della famiglia Turtle composta da un professore di musica che vive con le sue tre figlie, sua sorella (che governa la casa), col quale passa il tempo a scommettere sugli incontri di boxe, e il cane Numero Nove (si chiama proprio così!). Quando la figlia maggiore si fidanza, le altre due (che si divertono a spiare la sorella dalla finestra) si domandano se mai si sposeranno e pensano di organizzare, pure loro, una scommessuccia a lungo termine sull'argomento. Ma il destino vuole che nella loro casa/scuola arrivino...

Considerato da molti, a torto, un film prettamente musicale (in realtà i brani che si cantano/sentono non sono tantissimi, al contrario dei dialoghi a volte molto lunghi), il film è uno spaccato di certa America dei primi anni '50 che si lasciava alle spalle il ricordo della Seconda Guerra Mondiale, mentre era in arrivo la Corea e tutto il resto era ancora lontano. Erano i cosiddetti "giorni felici" di HAPPY DAYS che la musica accompagnava magicamente. E quando molti pensavano alla politica nucleare nel mondo fatato del cinema si parlava d'amore. Che qua però comincia come una commedia ma prosegue in forma molto melodrammatica. Interpreti/cantanti intonati ai ruoli, tra gli altri Dorothy Malone, Doris Day e Frank "The Voice" Sinatra. Buona l'introspezione psicologica sui personaggi ma svolgimento narrativo senza particolari guizzi. Realizzato in Warnercolor. Remake di un film di Michael Curtiz di qualche anno prima. Restaurato (in America) e ridoppiato (in Italia) nel 1984, in occasione del passaggio televisivo. Il titolo originale (YOUNG AT HEART) è anche una canzone diventata celebre.