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Un tassinaro a New York

Regia di Alberto Sordi vedi scheda film

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La recensione su Un tassinaro a New York

di mmciak
2 stelle

"Un Tassinaro a New York" diretto nel 1987 da Alberto Sordi,
devo dire che non mi è piaciuto per niente.

La storia racconta che Pietro,un tassinaro romano,
assiste involontariamente a un omicidio.

Quando si reca negli Stati Uniti per trovare il figlio,
viene trattenuto dalla polizia per motivi di sicurezza e,
per mantenersi, comincia a esercitare anche qui
la sua professione di taxista, ma anche per fare
la civetta della polizia.

La pellicola prodotta dalla Italian International Film e
da Rai Uno, rappresenta il 15° Lungometraggio
come regista del grande Alberto Sordi, colonna
portante per anni del nostro Cinema e rimasto
nella nostra Storia d'Italia, perché rifaceva
i tic degli Italiani con le loro abitudini.

Dopo questa giusta ovazione di un grande
Italiano come Sordi, bisogna dire però,
a mio parere, nella seconda parte della
carriera non ci ha preso molto, a parte
i Film con i grandi registi, perché scelta
la via della regia, azzeccando poco,
anche questo, che richiama "Il Tassinaro"
nel 1983, riprendendo quel personaggio
con la moglie "buzzicona" Anna Longhi,
che si ritrovano in USA ricercati dalla
Mafia perché lui è stato testimone
di un delitto.

Cominciamo con il dire che tutto il complesso
è approssimativo e improvvisato,
e fa l'errore che già caratterizzava
il suo primo Film da regista:
"Fumo di Londra", e che è farci
vedere la bellezza di New York
e non solo, innamorandosi troppo
della città e sembra che ci fa
fare il "giro turistico".

Io non dico di non fare vedere la città,
ma lui insisteva troppo, e la cosa succede
pure quando va a Miami, e aiutano ad
allungare il brodo.

Poi in mezzo racconta la storia che la polizia
lo protegge perché testimone di un omicidio,
e allora ci sono continui colloqui con il
Commissario, poi tre inseguimenti
e qualche attentato, diventando noioso
e ripetitivo e Sordi diventa una sorta
di macchietta con una regia piatta.

Non manca neanche la "Pubblicità occulta" come la
solita delle sigarette (che la facevano tutti) e poi un
bello "Spottone" della "Pasta Barilla", quando arrivano
negli USA nella dogana, che gli spiegano in inglese
la matriciana, che anche qui il cibo viene in primo
piano.

Nel Cast figurano anche:
Dom DeLuise-George Gaynes-
Buffy Dee-Bruno Corazzari-
Egidio Termine-Sasha D'Arc-
Antonio Juorio e Mario Viggiano.

In conclusione un brutto Film,
tra i peggiori come regista di Sordi,
dove l'ultima parte della carriera
è stata discendente, e a mio parere,
si auto-sprecava e dispiace vedere
Sordi dentro questi suoi lavori,
che tra l'altro figurava come Autore,
insomma un capitolo buio per
la sua approssimazione e noia
del prodotto, dove la cosa
principale è il "Giro turistico",
che se sapevo vedevo un documentario
di New York e Miami, come poi in precedenza
Londra.

Il Mio voto: 1,5.

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