Regia di Andrew Morahan vedi scheda film
Terza ed ultima consegna di una serie di film sul calcio di modestissimo valore che non offre praticamente nulla allo spettatore e la cui unica ragione d'esistere sembra invece essere quella di far pubblicità alla Adidas.
Se il primo film della serie possedeva il dono dell'originalità (ma solo quello) e il secondo, diretto dal più dotato Jaume Collet-Serra, era sì ripetitivo quanto a trama ma offriva qualche scena di gioco davvero ben realizzata, questo terzo e fortunatamente ultimo capitolo delle avventure del giovane Santiago Muñez raschia il fondo del barile, con idee di terza e quarta mano messe in scena davvero alla buona dal modestissimo Andrew Morahan. E persino le scene in campo, fluide e ben realizzate (e abbondanti) nel 2, sono qui realizzate con i piedi (e non sono certo piedi da fuoriclasse del pallone...) e poi artificiosamente sovrapposte in maniera imbarazzante ai filmati ufficiali dei mondiali 2006. E per di più ci vengono concesse con il contagoccie -il che, visto il livello, è forse un bene- con il trio di protagonisti praticamente sempre in panchina, in ospedale o ubriachi in qualche bar. Vergognoso poi il ritratto che si fa della Romania e sfacciata la pubblicità della Adidas, cosa questa che del resto accadeva anche nei primi due film e che sospetto sia la ragione ultima dell'esistenza di questa altrimenti insignificante trilogia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta