Regia di Grethe Bøe-Waal vedi scheda film
Filmetto d'avventura per ragazzi realizzato dai norvegesi seguendo però fedelmente lo stampo americanissimo di detto tipo di cinema. Il risultato è una pellicola del tutto innocua dove i bei paesaggi non possono da soli sopperire alle troppe assurdità di copione.
“Operation Arctic”, film norvegese d'avventura per ragazzi, rappresenta la quintessenza di un certo modo di far cinema degli americani e che solo loro sanno fare, sdoganato oltre i confini delle nuove realtà cinematografiche. La storia narrata è seriamente e irrimediabilmente inverosimile, davvero non credo che nessuno che abbia già compiuto i dieci anni riuscirebbe a mandar giù tale lunga serie di inverosimiglianze di copione senza farsi ogni tanto due risatine di scherno. Tre bambini abituati alla vita di città si ritrovano su un'isola artica, per di più deserta e popolata da orsi polari, insomma circostanze tanto avverse nelle quali non durerebbero tre giorni, eppure sopravvivono senza grosse difficoltà. E anche qualora uno volesse chiudere un occhio sul grosso della storia, alcuni dettagli rasentano davvero il grottesco, si pensi alla motoslitta parcheggiata fuori dalla capanna a temperature parecchie decine di gradi sotto lo zero, inutilizzata da chissà quante settimane, che parte però senza nessun problema. Si pensi a una bimba di 8 anni che tira su di peso la sorella maggiore, inerte, dalle acque gelate in cui questa era caduta. E via con eventi di tal guisa che non incrementano certo la credibilità della narrazione. Al fine di creare tensione lo script porta poi in scena tutti quei trucchetti paratelevisi per i quali gli americani di cui sopra sono famosi, ma onestamente anche in ciò il bersaglio risulta mancato. Insomma, questi sono film (fondamentalmente stupidi) che, per una serie di ragioni che non sarebbe forse elegante qui elencare, vanno lasciati fare agli americani. Come dire: a loro vengono naturali, a noi europei no. Si salvano solo i bei paesaggi delle Svalbard. Inspiegabilmente ricca di inesattezze poi la scheda di FTV del film, visto che a) le protagoniste non sono tre sorelline ma bensì due sorelline e un fratellino e b) la famiglia né vive in un piccolo centro, vive a Bodø, né il padre lavora nel sud, lavora a Stavanger!
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