Regia di Cody Calahan vedi scheda film
Un delirio semi-privato, che coinvolge l’intero globo ma si svolge e si consuma in un micro-spazio. Perché sì, il film di Calahan è chiaramente un low-budget con ispirazioni da gran cult. Appesantito da una prima parte che fatica a mettere insieme i cocci, sfocia poi in un finale sanguinoso e sufficientemente cupo. D’impatto l’alfabeto sonoro a cura di Steph Copeland.
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