La recensione su Giovane e bella

Il film narra le vicissitudini di Isabelle bella liceale parigina che dopo aver perso la verginità nell'ambito di un flirt estivo con un bel ragazzo tedesco di nome Felix, decide d'intraprendere la carriera di escort o meglio di squillo dal momento che i suoi facoltosi clienti la contattano telefonicamente. Il film vuole fornire un approfondimento psicologico sulle ragazze che decidono di prostituirsi, per prima cosa il film probabilmente vuole sfattare il luogo comune della ragazza che prostituendosi rinuncia alla propria dignità, viene umiliata ed usata dagli uomini. Quasi che la prostituzione fosse uno ''strupro consenziente''. La giovane Isabelle invece vuole vedere quanto sono disposti a pagare gli uomini pur di possederla, vuole vedere quanto realmente vale, la giovane capisce il potere che talvolta le donne possono esercitare sugli uomini mediante la sessualità. Risulta molto emblematico il rapporto tra la giovane prostituta Isabelle ed l'anziano e facoltoso cliente George, l'uomo infatti prima degli amplessi vuole confidare alla giovane le miserie della propria esistenza magari sorseggiando una coppa di champagne. La scena risulta quasi paradossale: un uomo solo che dedicando tutta la propria vita agli affari ha perso l'affetto della figlia e l'amore della moglie, che chiede ad una ragazzina di fargli in un certo qual modo da mamma. Molte prostitute hanno potuto constatare la fragilità e la profonda solitudine dei propri clienti. L'approfondimento psicologico dell'adolescente Isabelle figlia di genitori divorziati, con il padre che si è trasferito in Italia e spedisce ai figli assegni come regalo di natale e compleanno, Isabelle una ragazza fragile che probailmente soffre per una carenza affettiva o di autostima. Il rapporto difficile  con la madre, una donna in carriera spesso assente.   Il tema dell'adolescenza ritorna nel cinema francese trent'anni dopo il ''tempo delle mele'', infatti ho pure pensato: ''quanto sono romantici questi francesi''. Una differenza enorme tuttavia separa Vic protagonista de ''il tempo delle mele'' ed aitante teen-agers dei primissimi anni ottanta, ed Isabelle adolescente ''scoppiata'' del 2012: la prima ama ed è amata mentre la seconda non si sente amata e quindi fatica pure ad amare. La tematica del liceo poi ritorna nel cinema d'oltralpe dopo ''la vita di Adele'', mostrando tra l'altro l'abisso che separa il licei francesi popolati da adolescenti bohemienne, hippy e frikettoni da le high school dei film americani popolate da fighetti figli di papà. ''Giovane e bella'' e ''Vita di Adele'' non verrebbero mai proposti da Holliwood che risente del puritanesimo protestante americano, due film del genere sono sulla medesima corrente di pensiero del film spagnolo ''Valerie diario di una ninfoma'', che narra la vera storia di Valerie Tasso ragazza di 30 anni francese che si prostituisce in Spagna. Francia e Spagna nazioni progressiste ed emancipate, USA nazione conservatrice, puritana, bigotta e borghese? Difficile dirlo. L'importante è valorizzare il cinema d'autore europeo di cui la pellicola di Francois Ozon è un buon esempio. Il film fornisce un affresco a tinte forti della vita sessuale ed affettiva di una giovane che sta ''sbocciando come un fiore'', una ragazza che utilizza la sessualità come strumento di potere. La morte dell'anziano cliente George a causa di un infarto durante l'ennesimo rapporto sessuale con Isabelle, un evento traumatico che convincerà la ragazza ad abbandonare ''il giro'' e che le causerà profondi sensi di colpa. Alla fine il confronto commovente tra Isabelle e la vedova di George.    

Sulla trama

Isabelle bella liceale parigina dopo aver fatto l'amore per la prima voltra decide di prostituirsi.

Su François Ozon

L'educazione sentimentale e sessuale di una giovane di diciassette anni, bel film.

Su Marine Vacth

Questa bellissima modella delle sfilate parigine riesce a recitare bewne in un ruolo molto difficile.