Regia di Richard Curtis vedi scheda film
Il rischio di dare superpoteri, perché di questo si tratta quando si ha la possibilità di viaggiare nel tempo, è di cominciare ad essere troppo compassionevoli. In fondo la società, fragile, si muove e comporta proprio in funzione di ciò: ingannare il più possibile il tempo fin quando se ne hanno le forze. Ed ecco che puntualmente Questione di tempo, più che caderci dentro, si adagia consapevolmente nell'ovatta del déjà vu, e lo fa con toni da commedia british spicciola, per nulla sorprendente, e bravissimi personaggi comprimari vengono assolutamente sprecati e relegati ad un Olimpo paternalistico contemporaneo: i genitori tutto intendono e regalano perle di saggezza in un eccentrico-radical-chic di famiglia benestante. Ma veramente oggi c'è ancora bisogno di certi stereotipi? Di certe lacrimucce comprate a tavolino? Rimando ad una recente playlist "Time is on my side" per trovare titoli che considero più meritevoli e di soddisfazione.
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