Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Il vezzo diffuso tra la fine degi anni settanta e proseguito fino agli anni novanta, colpì in pieno anche il partenopeo Nino D'Angelo. Tra i cantanti che si dilettavano davanti alla macchina da presa, per ampliare il proprio raggio d'azione e garantirsi più visibilità possibile, c'era anche lui che di pubblico ne aveva, forse più di quanto si possa immaginare. Di film ne ha girati tanti, quasi quanto un veterano attore ma la scarsa qualità, la ridondanza della trama e la banalità della sceneggiatura, non facevano altro che rendere il tutto appetibile solo ad un pubblico di accaniti fans. Resta il fatto che, comunque, quasi tutti i suoi film, si guarda(va)no con quella curiosità mista ad un vago interesse che oggi caratterizza la maggior parte dei film italiani. Il film in esame è tra i titoli più noti e forse tra quelli con una trama più lineare. Arricchito, naturalmente come ogni buon film con protagonista un cantante, con le note delle sue canzoni più in voga al momento della registrazione della pellicola. Ambientato a Taormina è ampiamente una goduria per gli occhi, grazie agli scorci di panorama che ci mostra per tappare i buchi di trama, che devono purtroppo rassegnarsi agli squallidi fotogrammi, prevedibilissimi di un b-movie coi fiocchi che non riesce a regalare emozioni, non avendo dalla sua un cast qualificato, scivolano addosso come acqua piovana su un ombrello aperto. La magra consolazione è che almeno "giocare" a fare certi film costava poco, pur sapendo che comunque, anche quei pochi, sono stati soldi sprecati.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta