Regia di J. Lee Thompson vedi scheda film
Da un romanzo di Will Henry (pseudonimo di Henry Wilson Allen), sceneggiato da Carl Foreman (anche produttore), un film banale che annovera (e spreca) tra gli interpreti, un nutrito gruppo di star, tutti assuefatti alla stagnante mediocrità dell’opera. Sul finire degli anni ’60, il western “made in U.S.A.” si toglie la patina romantica ed idealista alla John Wayne e “copia” il nostro spaghetti western; più duro, brutale e realista, in linea con il periodo della contestazione. Il risultato, se si escludono Eastwood e pochi altri, è sempre un pasticcio poco convincente dove Thompson e soci non fanno eccezione.
Pessimo il montaggio di Bill Lenny, soprattutto nelle scene d’azione: fermi immagine, accelerazione e dilatazioni a mo’ di allucinazione, tanto di moda in quegli anni, quanto disturbanti e fuori luogo oggi. Musiche di Quincy Jones.
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