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Non stuzzicate la zanzara

Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film

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La recensione su Non stuzzicate la zanzara

di mmciak
6 stelle

"Non stuzzicate la zanzara..." diretto nel 1967 da
Lina Wertmüller,l'ho trovato simpatico.

La storia racconta che Rita scappata dal collegio con il
suo innamorato maestro di musica e vanno in giro
per l'italia.

Ma poi lui la riconsegna al padre per il suo bene,
ma anche per nascondere la fuga.

Ma il padre è chiamato "Il tiranno della Fortezza Colleoni",
la casa in cui abitano.

Il Film prodotto e distribuito dalla Titanus (che bei tempi il logo!)
si colloca nel famoso e prolifico filone dei "Musicarelli"
e questo è puntato sul talento della allora giovane
e talentuosa cantante Torinese Rita Pavone,
che continua la collaborazione con Lina Wertmüller
cominciata con:"Il giornalino di Gian Burrasca"
e siccome era all'apice del successo
hanno pensato di realizzarlo
per guadagnare un pò di soldi,com'erano
tutti nel filone.

Questo infatti è il Sequel del Film:"Rita la zanzara",
che dopo il gran successo,anche al di là delle aspettative,
hanno portato a realizzarlo appunto per le ragioni
dette prima e la continuazione della collaborazione
Pavone-Wertmüller.

Però in certi versi questo è leggermente migliore
del precedente perché la regista sceglie di fare
un "Musicarello" che si ispira a quei Musical
Americani perciò "serio",perché impressiona a livello visivo,
che è molto colorato sia come scenografie che
di costumi e le coreografie sono splendide e
la regista fa campi lunghi per valorizzare
le potenzialità di queste.

Comunque la pellicola confronto alla precedente
non sembra girato di corsa,e la regista cura
i particolari anche se la trama è risicata,
ma in questo il budget è più cospicuo,
poi il suo talento è talmente grande
che riesce a rigirarsi da questi
e giustamente punta sulle canzoni
e sulla simpatia della Pavone
e le splendide coreografie.

Infatti anche qui Rita Pavone si scopre
con velleità Attoriali e tiene testa a
Giancarlo Giannini con autorità,
ma l'Attore già fa vedere le sue doti
che lo porteranno a diventare uno dei
nostri Attori più bravi e rappresentativi
Italiani.

Poi nelle scene nella caserma la regista
le costruisce volutamente assurde e sull'orlo
del ridicolo,ma intorno ci crea talmente
tanti colori a affascinarti.

Nella pellicola figura anche la grande
Giulietta Masina,che interpreta la madre
di Rita,sottomessa al marito,perché
da sola offusca i comprimari.

Neanche a questo Film manca Teddy Reno
che fa una parte più cospicua e interpreta
se stesso che vuole scritturare Rita,
con il contratto già pronto,ma lei non
può firmarlo perché ancora minorenne.

Nel Cast di lusso figurano,oltre i già citati,anche:

Bice Valori-Turi Ferro-Caterina Boratto-
Alfredo Censi-Raffaele Pisu-Pietro De Vico-
Ugo Fangareggi-Gina Mattarolo-Mita Medici-
Franco Melidoni-Mirella Pamphili-Giusi Raspani Dandolo-
Bruno Squeglia-Romolo Valli-Enrico Viarisio e Maria Wertmuller.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la fotografia di Ennio Guarnieri,
le musiche del maestro Bruno Canfora,
le splendide e colorate scenografie di Fabrizio Frisardi
e le coreografie spettacolari.

In conclusione un Film simpatico,
con dei limiti come l'hanno la maggior parte del filone
e ci narra una trama rosa con le esibizioni
canore della cantante del momento dell'epoca
Rita Pavone,che tira fuori un talento interpretativo,
intorno da un'ottima squadra di caratteristi
con una svolta finale per come vuole la protagonista,
ma impressiona per come è realizzato e la Lina Wertmüller
è alla vigilia ai suoi capolavori realizzati nel decennio
successivo.

Il mio voto: 6,5.
 

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