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Fair Game

Regia di Doug Liman vedi scheda film

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La recensione su Fair Game

di Brady
9 stelle

Non si tratterà di una 'vera' finta storia? ;-)

Iniziamo da ciò che giustamente (?) viene criticato. L'aspetto apparentemente più importante è quello del fuori tempo. Tuttavia credo sia inevitabile pensare che nessuno abbia avuto voglia di suicidarsi con un film del genere sotto il governo Bush, conclusosi proprio l'anno prima (2009).

Negli USA tutti sono 'liberi'... di fare quello che gli permettono di fare. Ma basta vedere il film per rendersi conto di come anche in quel paese non sia possibile stabilire quale sia la verità. Ed è un attimo andare in rovina.

 

Un film complesso, forse non per tutti. Riuscire a star dietro a dialoghi e situazioni non è magari da tutti, ci vuole pazienza ed anch'io più volte ho dovuto riascoltare per non perdermi alcune frasi e soprattutto i sottotitoli (e questo si è un difetto!!). Quasi impossibile leggerli alla velocità a cui passavano, perdendosi di conseguenza completamente le scene. Per fortuna hanno inventato il fermo immagine, ma anche con quello serviva essere un cecchino dal 'grilletto' pronto.

 

Quindi credo che la pellicola sia assolutamente da lodare, per molti motivi. Rapisce fin dalle prime scene e solo a metà si trova un po' di tregua, ma rimane sempre decisamente avvincente. Ottimi i dialoghi e le ambientazioni. Gli interpreti oltre l'eccellenza. Il senso di ingiustizia che ti aggredisce è vigoroso e tenace.

Ovviamente, ma questo è scontato, va lodata per ciò che testimonia. In coro in molti diranno che è ovvio che le informazioni vengano manipolate. Ma la questione è che stiamo vivendo in un un periodo di guerra totale, proprio nel 'cortile accanto' e proprio a causa di false informazioni e interpretazioni degli eventi, atti a fomentare ribellioni e guerre in tutto il pianeta. In genere 'solo' per il controllo egemonico del potere territoriale, economico e sulle risorse.

 

Forse siamo fortunati in Italia a non avere risorse minerarie particolari, diversamente avremmo già avuto da tempo la benedizione dell'arrivo della 'democrazia'. Ma già ci siamo immersi, in altro modo e per altre vie, siamo sotto controllo al momento.

Quindi allora si cercavano armi nucleari o di distruzione di massa in Iraq su invasioni a comando, ieri l'altro era Osama BL, ieri erano i ribelli per la Libia, che oggi sono l'ISIS (saranno mica gli stessi ribelli 'libici' in trasferta?), il giorno dopo oggi.... sono aperte le scommesse.

 

Da molti viene richiamato anche il ritorno al botteghino. In genere, anche a me, piace andare a vedere un film al cinema se è 'spettacolare': effetti speciali e sonori, ecc. Infine si va per diverstirsi (cinepanettoni, animazioni, ...). Ma l'altro aspetto, che a mio avviso è allo stesso tempo più importante ed inquietante è quello culturale e di sensibilità. Ormai stiamo diventando insensibili alla corruzione ed all'illegalità. Tutto rientra nella normalità. Ma forse prima o poi molti ne pagheranno il prezzo.

A mero titolo d'esempio un film come Independece Day (1996), ha incassato oltre 50 Mln$ solo nel primo we (USA). A parità di 'apprezzamento', questo film non arriva nemmeno alla metà su tutta la raccolta. Piacere e opportunità si, ma anche cultura! E 'Independece Day' è certamente uno dei film più brutti che la storia 'dimentichi' (spero).

 

In ultimo le inquadrature 'mosse' non sono affatto fastidiose. Non sono repentine e rendono solo alcune situazioni più 'realistiche'. Ad esempio durante le riunioni, dove sembra, talvolta, di essere lì, seduti al tavolo con i protagonisti.

 

A mio avviso, se proprio si vuol guardare a fondo, l'unico aspetto che non quadra di questo film così come di questa vicenda 'vera', è rappresentato da un fatto che suona quanto meno singolare: un agente che opera sotto copertura... può recarsi davvero in ufficio come un qualunque impiegato?

Dal film traspare in maniera abbastanza evidente questa situazione, e mi lasci alquanto perplesso. Non è che si tratta di una 'vera' finta storia? ;-)

 

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