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Backward

Regia di Max Leonida Bastoni vedi scheda film

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La recensione su Backward

di bakato
10 stelle

Finalmente al cinema, questo film senza santi in paradiso, autoprodotto e che per le proprie qualità ha incontrato la distribuzione di sky e del colosso della distribuzione digitale MICROCINEMA
Il film è tratto da un'idea di Stefano Tacconi sceneggiata (ossia trasposta efficacemente per il grande schermo) da Max Leonida
Randi Ingerman è titolare di una quota dei diritti dello scritto e in questo senso sceneggiatrice
Il film coinvolge, avvince, racconta delle storie, e lascia qualcosa allo spettatore
Un film tecnicamente ben girato, con location nelle langhe piemontesi, (Neive CN) e lo sfondo di Los Angeles
Un cast internazionale
Un film di genere ambientato nel contesto di una squadra di calcio, che è metafora della Vita, un film che premette la propria tesi "quando la sconfitta è una vittoria" e che riesce a renderla nel corso del proprio svolgimento plausibile ed articolata

Sulla trama

BACKWARD è un film ampio e corale, una vicenda unica nella quale convergono le molte e diverse storie di vita di una giovane squadra interregionale di calcio.

L'ambientazione spazia dalla splendida provincia piemontese (con la sua antichità dichiarata, la sua cultura, i suoi vigneti, la sua pietrosa bellezza) ai grattacieli di Los Angeles.

I protagonisti sono Marta, una giovane manager italoamericana e Gianni un famoso ex portiere di fama internazionale.

Accanto a Gianni e Marta si muove tutto l'universo provinciale di una piccola squadra di calcio semiprofessionistica: ogni ragazzo è quindi coprotagonista della vicenda, portando con sé il proprio carico di ambizioni, attese, delusioni e speranze...

La storia si snoda attraverso gli ultimi tre mesi di campionato e ciascuno si ritroverà a fronteggiare le proprie paure, i propri demoni interiori: Christian (il calciatore modello)  Loris (il boss, lo sbruffone), Anna (capirà che non è sufficiente fuggire dalle responsabilità per eliminarle...

Anche Marta e Gianni dovranno fare i conti con la parte più intima di loro stessi: scoprendo che quando nella vita perdiamo qualcosa forse è davvero il momento in cui, invece, vinciamo.
Un film forte, vero, dipinto con i colori desaturati che riflettono l'anima contrastata dei protagonisti: dalle silenziose colline dell'Alta Langa alle caotiche ombre dei grattacieli di Dowtown.

Una storia di calcio più vissuto che giocato, nella quale il campo rimane quasi sempre ai margini, sullo sfondo, come un mare verde e misterioso che unisce e divide le vite dei protagonisti.

"Intenso", "carico di vita", "fortemente emozionale" lo hanno definito quelli che hanno letto la sceneggiatura ed è proprio così il film: semplice, onesto, senza pretese intellettualistiche ma mai banale.

Un'opera articolata, ambiziosa ed inconsueta per lo standard italiano...

Sulla colonna sonora

musiche originali composte da antonio barone e prodotte allo studio moonhouse

Cosa cambierei

il sistema cinema in italia
dove si fanno i festival dei film non distribuiti
e si finanziano progetti amici

Su Max Leonida Bastoni

Incredibile che con così poco sia riuscito a portare nelle sale così tanto

Su Fabio Bonini

La spina dorsale del film
Un'interpretazione sobria e di misura
Un Fabio Bonini da Oscar,

Su Loris Mazza

Segnatevi questo nome,
seguitene il percorso e ci sbalordiremo

Su Tony Sperandeo

standing ovation

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