Regia di Brillante Mendoza vedi scheda film
La mia prima esperienza con il cinema di Mendoza, filippino, e, probabilmente, anche l'ultima. Nulla da dire sulla bravura "estetica" del regista, che dipinge una Manila notturna, nervosa, caotica, decadente, sporca e infernale, grazie all'abile utilizzo di una camera a mano che rende il tutto realistico, quasi iperreale. Tutto molto bello, ma finisce qui. Un film di corruzione e, in qualche modo, d'iniziazione, tramite una violenza, nella seconda parte del film, che non lascia scampo ed è esibita in maniera cruda, non come quel sopravvalutato di Tarantino, ma che si sperde in lunghissime sequenze che dovrebbero aumentare il "pathos" ma che, a mio parere, annacquano e allungano l'opera a dismisura, annoiando. Non si racconta molto, la fine è nota, non c'è intreccio o trama, lo sguardo del ragazzo, sul punto di dare una svolta al tutto, finisce poi per arrendersi in un nulla che svanisce nel caos dell'alba di Manila. Nient'altro che inferno su inferno, a zig zag fra le immagini sacre delle cattolicissime Filippine.
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