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La moglie del fattore

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La moglie del fattore

di luisasalvi
6 stelle

Vicenda semplicissima e prevedibile: Samuel Sweetland, ricco proprietario terriero (farmer nell’originale, impropriamente tradotto in “fattore” per mancanza di un termine corrispondente in italiano), rimane vedovo e dopo il matrimonio dell’unica figlia vuole risposarsi, convinto di essere ambito, invece viene rifiutato da tutte le donne cui pensa di offrire la fortuna di sposarlo, finché non scopre l’ideale in casa sua nella governante Araminta, affezionata e pure carina. Lo si indovina dall’inizio. Credo che Hitchcock si sia posto la sfida di rendere con le immagini la vivacità dei dialoghi della commedia da cui ha tratto il film (Truffaut osserva che la cinepresa non è mai posta dalla parte dello spettatore di teatro). Ma l’impresa non era facile, e più volte il film annoia, anche nel gioco di sguardi sempre vari, fra Samuel convinto di essere un buon partito e le varie donne che lo rifiutano. Morandini riesce a dire che lui ha “scartato tre canditate” (in realtà quattro, che lo hanno rifiutato) e loda i “perfidi ritratti delle tre zitelle, smaniose di fiori d’arancio”. Altri hanno visto misoginia, ma la figura più bella è Araminta e la più derisa Samuel, che si ripropone a tutte con la stessa pubblicità, perfino ad Araminta che ovviamente lo conosce da sempre.
C’è già qualche umorismo tipico del regista, come la raccomandazione della moglie morente ad Araminta di ricordarsi “di far prendere aria ai pantaloni del padrone”: seguono numerose immagini di pantaloni e di mutandoni appesi davanti al fuoco o in giardino su cespugli... Lo sguardo ripetuto alla poltrona che fu della moglie, rimasta vuota davanti a quella di Samuel accanto al camino, ma immaginata da lui con le sue canditate sedute, poi accarezzata da Araminta che infine ci si siede... Il budino tremolante passato da uno all’altro mentre Samuel si propone alla tremolante zitellina...
Molto noiosa e insulsa la colonna sonora appiccicata dopo

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