Regia di Don Roos vedi scheda film
Commedia corale firmata Don Roos, "Happy Endings" è un film costruito grazie all'intrecciamento di varie storie che prendono tutte il via da un fatto avvenuto venti anni prima, quando i neo-fratellastri Mamie e Charlie vanno a letto insieme e lei resta incinta.
L'aborto li divide, e la narrazione passa all'oggi: Mamie è insoddisfatta della propria vita, ha un amante messicano e riceve la strana visita di un ragazzo che dice di conoscere il figlio (in teoria) mai nato. Charlie è invece (diventato?) gay, ha una relazione con Gil e hanno due amiche lesbiche - Pam e Diane - che hanno appena avuto un figlio che (forse?) è di Gil.
E poi c'è Jude, che vive sul divano di sua cugina e riceve l'offerta di cantare in un gruppo da Otis, ricco figlio di papà che nasconde la propria omosessualità.
Un cast ricco, che va da Lisa Kudrow a Maggie Gyllenhaal (che se la cava anche nel canto), da Steve Coogan a Tom Arnold, senza dimenticare Laura Dern, Bobby Cannavale, David Sutcliffe, Sarah Clarke e Jesse Bradford.
Don Roos, già regista dell'apprezzato "The Opposite of Sex", sempre con Lisa Kudrow, se la cava degnamente con una costruzione così complessa, in cui la commedia non è da intendere come "risate". Le atmosfere rientrano in quel "clima Sundance" che va di moda nel cinema d'autore indie statunitense, ma non sembra forzato come in altre occasioni: "Happy Endings" funziona, nonostante il ritmo un po' lento e la durata forse eccessiva (si superano le due ore).
Interessante l'utilizzo di una voce fuori campo "scritta", con testi che intervengono fin da subito a indirizzare lo spettatore svelandogli ciò che non ha visto e ciò che dovrà ancora vedere.
(http://newamericancomedy.blogspot.com/2012/03/happy-endings-2006-di-don-roos.html)
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