Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
E dopo il successo della trasposizione cinematografica di "Polar Express", tra l'altro prima opera di Zemeckis realizzata in motion capture, quest'ultimo ritenta la moneta con questo lungometraggio sulla figura di Beowulf, eroe mitologico dell'omonimo poema epico anglosassone. Ovviamente si vede l'impegno, da parte del regista, di mostrare un certo potenziale visivo, ma qualcosa che si può notare é di certo la mancanza di narrativa. Lo spirito del protagonista, interpretato da Ray Winstone, ricopre un grande valore scritturale, e probabilmente é il migliore personaggio della storia, ma molti degli intrecci narrativi non giustificati, presenti fortunatamente in rari momenti della pellicola, sminuiscono sicuramente la sua qualità da protagonista. Interessante spunto quello dell'incontro con la madre del mostro Grendel, interpretata da Angelina Jolie, che probabilmente rispecchia il miglior personaggio realizzato meglio in 3D. Un personaggio etichettato come "non fondamentale", ma fondamentale per me é Wiglaf (Brendan Gleeson), l'amico di una vita di Beowulf, quale nel momento in cui quest'ultimo sembra essersi arreso, riesce a risollevarlo, come fanno appunto i veri amici.
Carino, nonostante alcuni difetti.
6½.
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