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Grano rosso sangue III. Urban Harvest

Regia di James D. R. Hickox vedi scheda film

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La recensione su Grano rosso sangue III. Urban Harvest

di Furetto60
3 stelle

Terzo capitolo della infinita saga di "grano rosso sangue" inutile e cruento.

Eli e Joshua, fuggiti dal villaggio di Gatlin dopo essere rimasti orfani, vengono adottati da una coppia che vive a Chicago, ignara delle loro inclinazioni per così dire demoniache. Jouscha fa facilmente amicizia con i ragazzi del posto, prendendo le distanza dalle pratiche di Eli, che ha portato con se alcuni semi di granturco maledetti e dopo averli piantati in giardino, evoca il famoso spirito malefico, che si nasconde nel grano e che lo ha spinto ad uccidere il padre, in più fa sermoni ovunque e a tutti, per compiere una sorta di proselitismo in nome e per conto del suo Dio malvagio, mentre Jouscha più spensierato si dedica a ben altre passioni, scoprendo anche l’amore e il sesso. Comincia il bagno di sangue. La saga di “grano rosso sangue” conta ben 7 capitoli e prende ispirazione da un raccontino di poche pagine di King. Eccezion fatta per il primo che era un piccolo gioiellino, tutti gli altri sono da dimenticare, compreso questo. Ormai non c’è più traccia della geniali invenzioni narrative del re del Maine, in questi sequel ridicoli, privi di idee, con un canovaccio ripetitivo, che si sforzano di tenere desta l’attenzione degli spettatori, utilizzando scene truculente ed estreme e uno splatter irritante e gratuito. Spremere parossisticamente un buon spunto fino a svilirlo del tutto e sfinire così anche il pubblico, trova ragioni solo in vagheggiate ragioni commerciali, unica motivazione che spinge la produzione, in spericolate e improbabili operazioni, che si rivelano poi fallimentari. Anche la presenza di attrici di richiamo come nella fattispecie, Charlize Theron è una sorta di specchietto delle allodole, per richiamare un pubblico sprovveduto, in termini ovviamente cinematografici. Ancora una volta bisogna invocare il solito “mantra”: ci vogliono idee nuove, per dare linfa ad un genere, l’horror, in grande debito di ossigeno.

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