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Sballati d'amore

Regia di Nigel Cole vedi scheda film

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La recensione su Sballati d'amore

di scapigliato
8 stelle

Il titolo italiano può trarre in inganno e disegnare "A Lot Like Love" come la solita commediola americana per ragazzi a volte tanto stupida quanto imbarazzante. Invece il film di Nigel Cole è una commedia leggera, fresca, che dice e non dice, con soluzioni registiche lente, fisse, per nulla convenzionali, e con un taglio indipendente che fa bene allo sguardo e al cuore. E' una commedia sussurrata, piena di digressioni, fatta di soli dialoghi e paradossalmente di soli silenzi. E' la più bella novità di inizio stagione. In più il film ha un valore aggiunto che si chiama Ashton Kutcher, che dopo la buona prova di "Indovina Chi" rincara la dose con un'interpretazione insolitamente misurata, controllata, sobria. Molto convincente, ma per me lo era sempre stato. Ashton recita per sottrazione, e tutto ciò che non dice lo si intuisce, lo si legge tra le righe, nei gesti. Anche la regia segue questo stile. Nell'inquadrare le scene il regista tende a dilatarne i contorni amplificandone l'azione, e così facendo il centro della scena non diventa più la scena stessa, ma una delle parti di cui si compone. Buttare la battuta principale o l'azione principale all'interno di una sequenza fatta di digressioni e tante altre leggerezze quotidiane, significa sottrarre alla scena la sua eccezionalità, la sua spettacolarità tipica cinematografica. La sottrazione è così un'espediente narrativo che avvicina lo spettatore perchè non gli piazza davanti la banalità del dialogo che tenderebbe a fargli prendere le distanze, e lo diverte e a tratti commuove perchè non dire significa avere qualcosa di grosso dentro, qualcosa di irrimediabilmente sensibile, qualcosa che se detto può lasciarci nudi in mezzo alla strada. O in mezzo al deserto come capita ai due "sballati d'amore" del film.
La pellicola di Cole è davvero una delle commedie d'amore più belle che si possano vedere, lontana anni luce dai patetismi dei film-klinex, lontani anni luce dai paroloni della retorica americana, e molto, molto vicina allo strazio e al fascino degli eventi "così come vengono" che altrettanto bene "così se ne vanno" in puro stile "Madison County". In più, come già detto, la coppia dei protagonisti è assolutamente credibile, e la bella Amanda Peet che fa il verso alla Courteney Cox di "Friends" è proprio la ragazza d'amare. Per non parlare di Ashton, coetaneo DOC, che alla sua prova migliore come attore brillante vince e stravince la sfida coi detrattori. Recita misurato e ci regala un personaggio che vorremmo essere tutti, non perchè sia bello, ma perchè è vero, genuino e fresco come la sua interpretazione. E poi, la scena in cui canta "I Will Be There" mette la pelle d'oca, ma non perchè la canta bene, e nemmeno perchè è stonato, ma perchè colpisce al cuore. E lo fa con leggerezza, come lo sguardo del regista che accarezza la loro storia d'amore silenziosamente ragalandoci un film che davvero rivedremmo e rivedremmo all'infinito. Imparandone le battute, i gesti, anticipandone le scene, e via così. Se innamorarsi è così bello veramente, e non come troppi film patetici ci mostrano, allora anche un orso come me dovrebbe imparare a innamorarsi.

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