Una major hollywoodiana ha comprato per il suo prossimo film una storica locomotrice uruguayana del XIX secolo, la 33. Tre anziani membri dell'associazione per la salvaguradia del patrimonio, con l'aiuto di un bambino, decidono di impedire la vendita sequestrando il treno e mettendosi in viaggio sulle rotaie del Paese.
Note
La pellicola merita un biglietto di andata e ritorno per la sua simpatica vena anarchica e, soprattutto, per la presenza di tre mostri sacri del cinema e del teatro sudamericano, Héctor Alterio, Federico Luppi e Pepe Soriano (giustamente premiati a Valladolid). La regia, forse intimidita da cotanta presenza attoriale, pur rifugiandosi in suggestive evocazioni western, è però troppo ripiegata su ritmi e stilemi televisivi. Rimane, tuttavia, il merito di avere riportato alla ribalta una vicenda che, pur verificatasi recentemente, non appartiene al nostro secolo, al nostro mondo, alla nostra fretta.
Film divertente ambientato in Uruguay. Tre anziani e un bambino rubano una vecchia locomotiva di valore storico che un magnate voleva vendere a Hollywood. Un po' troppo identitario, ma ben fatto.
Il fatto è realmente accaduto: uno studio hollywoodiano compra una storica locomotiva uruguayana del XIX secolo, senza fare i conti con l’associazione Amici delle Rotaie, composta da vecchiacci irriducibili diposti a tutto pur di non far espatriare quello che per loro è un simbolo d’orgoglio nazionale. Per impedirlo, dunque, tre di loro decidono di rubarla, scardinando il deposito in cui… leggi tutto
Piacevolissimo film Uruguagio (l'unico ch'io abbia mai visto, per altro) dove le vicende personali dei tre anziani personaggi si incrociano con quelle del Paese, privatizzato e svenduto all'estero. Dialoghi piacevolissimi, grande recitazione dei protagonisti, e una parabola per riflettere sulla necessità di poter contare sempre con nuovi Don Chisciotte improvvisati. leggi tutto
Piacevolissimo film Uruguagio (l'unico ch'io abbia mai visto, per altro) dove le vicende personali dei tre anziani personaggi si incrociano con quelle del Paese, privatizzato e svenduto all'estero. Dialoghi piacevolissimi, grande recitazione dei protagonisti, e una parabola per riflettere sulla necessità di poter contare sempre con nuovi Don Chisciotte improvvisati.
Il fatto è realmente accaduto: uno studio hollywoodiano compra una storica locomotiva uruguayana del XIX secolo, senza fare i conti con l’associazione Amici delle Rotaie, composta da vecchiacci irriducibili diposti a tutto pur di non far espatriare quello che per loro è un simbolo d’orgoglio nazionale. Per impedirlo, dunque, tre di loro decidono di rubarla, scardinando il deposito in cui…
Un film davvero gradevole, che risulta particolarmente riuscito per l'immediatezza della narrazione e la spontaneità del ritratto di un paese, visto con gli occhi nostalgici ma vivissimi di tre uomini al tramonto. l dialoghi sono molto brillanti e spesso la comicità si mescola alla tenerezza, alla nostalgia...Sembra, ma non e' facile raccontare una storia vera con un finale utopista con…
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Commenti (1) vedi tutti
Film divertente ambientato in Uruguay. Tre anziani e un bambino rubano una vecchia locomotiva di valore storico che un magnate voleva vendere a Hollywood. Un po' troppo identitario, ma ben fatto.
commento di ENNAH