Vincenzo (Girotti) è un giovane imprenditore che adora sua moglie Paola (Michi). Lei, però, cede alla corte di Renato Salesi (Nazzari), un dipendente del marito. Non accade nulla fra loro, ma il destino ci si mette di mezzo e la conclusione è tragica. Un adulterio mancato, un pentimento in extremis, ma un fato avverso. Su queste basi, il film costruisce una vicenda più che discretamente struttuata e narrata. Il modello è chiaramente quello dei "noir" francesi d'anteguerra, di Renoir e di Carné ma questa applicazione nostrana di intrigo e atmosfere, pur senza valere i classici a cui si ispira, ha una propria dignità.
Da un regista, Giorgio Bianchi, che a partire dagli anni '50 si dedicherà esclusivamente alla commedia (sua la versione de “Il conte Max” con Alberto Sordi, ad esempio), arriva questo melodramma ambientato nell'immediato secondo dopoguerra. Siamo di fronte a una storia essenziale, aderente in tutto e per tutto ai canoni del genere, portata avanti senza troppi fronzoli… leggi tutto
L’imprenditore Vincenzo è sposato con Paola, che non subisce indifferente la segreta corte di Renato, che lavora proprio per Vincenzo. Un episodio sfortunato rivela a quest’ultimo la tresca alle sue spalle.
Già il titolo è emblematico di un certo tipo di cinema nostrano che vide proprio in Amedeo Nazzari il protagonista indiscusso; siamo nell’immediato… leggi tutto
L’imprenditore Vincenzo è sposato con Paola, che non subisce indifferente la segreta corte di Renato, che lavora proprio per Vincenzo. Un episodio sfortunato rivela a quest’ultimo la tresca alle sue spalle.
Già il titolo è emblematico di un certo tipo di cinema nostrano che vide proprio in Amedeo Nazzari il protagonista indiscusso; siamo nell’immediato…
Da un regista, Giorgio Bianchi, che a partire dagli anni '50 si dedicherà esclusivamente alla commedia (sua la versione de “Il conte Max” con Alberto Sordi, ad esempio), arriva questo melodramma ambientato nell'immediato secondo dopoguerra. Siamo di fronte a una storia essenziale, aderente in tutto e per tutto ai canoni del genere, portata avanti senza troppi fronzoli…
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Commenti (1) vedi tutti
Discreto melodramma, essenziale e aderente ai canoni del genere, da un regista che si dedicherà poi quasi esclusivamente alla commedia.
leggi la recensione completa di marcopolo30