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Era notte a Roma

Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film

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La recensione su Era notte a Roma

di emmepi8
6 stelle

L’ultimo film in tema neorealistico da parte di Rossellini, che gioca su un film internazionale di linguaggio, pur essendo girato a Roma alla vigilia dell’arrivo degli americani. Il soggetto è del grande Sergio Amidei e sceneggiato dallo stesso regista con Amidei, Diego Fabbri e Brunello Rondi.  Un panorama tipico del nostro momento a fine guerra, che è quella del mercato nero e con una scelta abbastanza didascalica  della presa in carico di tre prigionieri: russo, inglese e americano. Quindi un linguaggio senza intralci da un ingombrante doppiaggio, che avrebbe stravolto tutto il contesto ed il senso della storia, anche per questo il film non ebbe una buona distribuzione italiana, mentre all’estero ebbe una presenza migliore, infatti fu promosso anche in Usa, dove la Ralli fu premiata. Ma diciamo pure, che pur nella dignità della realizzazione, siamo in un Rossellini minore, pur avendo l’input di Amidei, che ricordava antiche glorie. La storia ricalca schemi un po’ vecchi e situazioni drammaticamente non del tutto efficaci, una direzione degli attori lontana dalle prove con la Bergman, dove ha dato il massimo in proposito, siamo sull’onda del film di genere, che in quel periodo se ne facevano diversi e con esempi di successo, ma il tono e la storia non gli permettono di ricalcare l’onda de Il Generale della Rovere. Un film dignitoso, ma che non riesce a ripetere il miracolo Rossellini, forse ormai irripetibile, per il percorso che ormai ha compiuto.

Sulla trama

una storia che sa troppo del passato, nel racconto

Su Roberto Rossellini

non ha saputo ben dosato gli argomenti e la recitazione

Su Giovanna Ralli

troppo discontinua per il suo ruolo, ma per colpa di direzione

Su Leo Genn

sa dare il tono giusto, anche se la didascalia è sempre in agguato

Su Sergey Bondarchuk

il ruolo del russo

Su Peter Baldwin

il giovane ferito

Su Renato Salvatori

sa rientrare più nella commedia

Su Enrico Maria Salerno

doppato ingiustamente

Su Paolo Stoppa

il ruolo del vaticanista

Su Laura Betti

la compagna del mercato nero

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