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Rue des plaisirs

Regia di Patrice Leconte vedi scheda film

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La recensione su Rue des plaisirs

di VRNIRO
6 stelle

Nella Parigi del dopoguerra, tre prostitute, durante una notte piovosa di lavoro sui marciapiedi, aspettando possibili clienti, si lasciano andare ai ricordi di una loro collega, Marion (Laetitia Casta), unica che sia riuscita a farsi strada nella vita. La storia inizia con la nascita di Petit Louis, in un bordello, a seguito di un “incidente di lavoro” di una prostituta, che decide fin da bambino che la sua aspirazione sarà quella di prendersi cura di una donna. Quando ormai adulto si imbatte in Marion, una giovane prostituta venuta a lavorare nel 'Palazzo Orientale' dove Petit Louis è un efficiente e amatissimo tuttofare, l'uomo non ha dubbi: si tratta proprio di lei. Il concetto d’amore di Petit è molto idealizzato, per lui è sufficiente la felicità di Marion e quindi, stabilito che non può essere l'uomo per lei, decide di trovarne uno: Dimitri (Vincent Elbaz). Dimitri è bello, intraprendente, una sorta di uomo ideale e Marion se ne innamora, ma come è prevedibile l'apparenza inganna, Dimitri ha molti segreti ed alcuni di questi potrebbero essere molto amari e pericolosi.
Patrice Leconte (L'amore che non muore, La ragazza sul ponte, Ridicule) decide di mostrarci una realtà fiabesca dove il bordello è rappresentato come una sorta di famiglia felice, in cui tutte le donne sono amiche tanto che ognuna è disposta a cedere i suoi guadagni per aiutare una "compagna" che ne ha bisogno, in questo modo elimina tutti i lati negativi, non certo morali, ma semplicemente oggettivi. Prodotto tecnicamente perfetto, arricchito da una fotografia in grado di esaltare l'eccellente lavoro di ricostruzione dell'epoca post-bellica, l’interpretazione della Casta, personalmente non convice, mentre Patrick Timsit svolge molto bene la parte di “schiavo” disposto a qualunque cosa per lei senza però proporsi in prima persona.

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