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Pornomelancolía

Regia di Manuel Abramovich vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Pornomelancolía

di alan smithee
6 stelle

locandina

Pornomelancolía (2022): locandina

CINEMA OLTRECONFINE/ IN & OUT FESTIVAL

Vita da influencer. Routine quotidiana di chi vive per apparire e trova nei "like" quelle ragioni esistenziali labili, ma necessarie, che lo indicano a proseguire, oltre che le sostanze indispensabili per mantenersi attrattivo ed intrigante agli occhi di followers sempre troppo volubili e predisposti al perenne confronto.

Le giornate trascorrono così per il messicano Lalo, sex influencer in vari portali internet e uomo immagine obbligato a farsi vedere nudo, privato di una intimità che lo stesso ha pensato tempo addietro di abbinare ad un pubblico di affezionati in cambio di mezzi di sostentamento mai goduto in precedenza.

 

Lalo Santos

Pornomelancolía (2022): Lalo Santos

Il film di Manuel Abramovich affronta il mondo del voyeurismo moderno, quello che ha evoluto la tradizionale pornografia su carta fino a quella non troppo meno esplicita, ma più maliziosa, che compare sui social più seguiti e cliccati, incentrandosi sulla crisi interiore di un uomo che gode di un enorme seguito di followers, ma che vive una vita quotidiana all'insegna della solitudine e dell', indifferenza.

Che serve allora allenarsi costantemente per raggiungere quella forma fisica perfetta per ogni posa plastica o ruolo più piccante, se poi la propria vita è solo costruita attorno ad una immagine che finisce per risultare apprezzata solo a livello esteriore e nemmeno tramite una diretta esperienza tattile e reale?

 

Lalo Santos

Pornomelancolía (2022): Lalo Santos

Abramovich riflette in profondità su tutto ciò senza rinunciare a rendere esplicito il panorama di nudità esposte che si rendono necessarie al malinconico protagonista per sbarcare il lunario e restare sempre il più desiderato, oltre che il più solo uomo al mondo.

Bravo Lalo Santos, protagonista che, probabilmente, rappresenta qualcosa di realmente vicino a se stesso, cercando di spostare il fulcro dell'attenzione dalle nudità del corpo, a quelle ben più devastanti dell'anima.

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