Regia di Emiliano Ferrera vedi scheda film
Anche in Italia c'è ancora chi fa dei discreti western ....
Una donna è alla ricerca della leggendaria Miniera dell' Olandese , sperduta tra le ostili montagne dell' Arizona ... Emiliano Ferrera è un romano appassionato di Cinema western , che è riuscito negli ultimi anni a scrivere , produrre e dirigere nel nostro paese alcune pellicole di tale storico genere . Si tratta sempre di progetti indie , a bassissimo budget e con cast poco noti , ma portati avanti grazie a grande entusiasmo e convinzione . Questo è il primo suo film che riesco a visionare e non mi ha fatto una cattiva impressione , anzi . La storia è un classico degli Spaghetti Western , con la violenza , l' avidità e l' inaffidabilità a farla da padrone tra quasi tutti i personaggi . La differenza principale è che la protagonista è una donna , caparbia ed abile con la pistola . In più abbiamo la provvidenziale apparizione ( quasi soprannaturale ) di un enigmatico pistolero senza nome ( che somiglia parecchio a Clint Eastwood ed è interpretato dallo stesso Ferrera ! ) che interviene sempre al momento giusto . Nelle inquadrature del film traspare ovviamente un evidente omaggio a Sergio Leone , esplicitato anche nei titoli di coda . Le modeste locations di Cinecittà World e delle campagne lucane sono adoperate con sapienza e pure i costumi sono molto più che dignitosi . Due parole sulla colonna sonora sono doverose : mi è parsa davvero azzeccata , con i necessari rimandi alle melodie morriconiane che hanno fatto la storia del genere . Riguardo al cast , devo ammettere spudoratamente di non conoscere proprio nessuno degli interpreti , ma che sono tutti bravi ad impegnarsi per rendere al meglio i loro personaggi .
Menzioni speciali per la bella e decisa protagonista Yassmin Pucci ( nipote dell' ultimo Scià di Persia ! ) , per l' ingenuo e goffo Tiziano Carnevale e per i cattivi fratelli coltelli di Piero Oliveri e Fernando Di Virgilio . Brevissimo cameo per Claudio Gregori ( in arte Greg ) nella parte di un prete pistolero . Forse ne sto parlando con troppo entusiasmo , dato che si tratta sempre di una produzione poco più che amatoriale con qualche bel buco di sceneggiatura , però mi ha fatto piacere vedere che persino in Italia l' amore per il Western non sia ancora morto e produca anche opere decenti . Lo premio con un 6,5 largheggiante .
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