La recensione su Omelia contadina

di alan smithee

6 stelle

L'ISOLA DEL CINEMA - MYMOVIES

Una comunità di contadini si riunisce in mezzo ad un affascinante altopiano (L'Alfina, al confine tra Lazio, Toscana e Marche) con lo scopo di celebrare in modo solenne il funerale della tradizionale agricoltura contadina, soppiantata ormai, per ragioni di risparmio e di economie di scala, dalle colture intensive che prescindono dalle singole caratteristiche del territorio, producendo tutto e in qualsiasi stagione, indifferenti alle stagionalità e alle peculiarità territoriali.

La cerimonia è ufficiale e solenne, i contadini sono riprodotti in due esemplari attraverso l'opera gigantesca dell'artista JR, specialista in gigantografie e già noto al cinema in particolare per la sua collaborazione con Agnes Varda nell'indimenticato Visages Villages del 2017.

Alice Rorhwacher è da sempre molto sensibile alle problematiche legate al territorio, e questo piccolo film intende mettere da parte ogni spunto narrativo per concentrarsi su questa urgenza, attraverso una rappresentazione scientemente polemica di una cerimonia d'addio inesorabile, utile ad affondare la denuncia su una problematica troppo nascosta dalle ragioni del ritorno economico, conferendole quella solennità necessaria e pertinente che si addice alla problematica legata allo sfruttamento improprio della terra.

Riprese aeree effettuate con l'agilità propria degli agili e leggiadri droni che la tecnologia mette oggi al servizio di qualsiasi budget, ad utilizzo e più efficace valorizzazione di uno scenario naturale lussureggiante che rende ancor più doloroso quell'addio senza apparente soluzione, così come inquietanti si presentano quelle effigie mastodontiche in cui è raffigurato l'emblema di un tipo di agricoltura che diviene oggigiorno anacronistica ed antieconomica di fronte alle moderne tecniche di produttività attualmente prescelte.

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