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Costretto ad uccidere

Regia di Tom Gries vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Costretto ad uccidere

di ethan
7 stelle

A fine stagione il cowboy Will Penny (Charlton Heston), non più giovanissimo, e due suoi colleghi, Dutchie (Anthony Zerbe) e Blue (Lee Majors) sono in cammino verso una nuova possibilità lavorativa quando si scontrano con la famiglia capeggiata dal folle predicatore Quint (Donald Pleasence): dallo scontro a fuoco Dutchie rimane gravemente ferito e i due amici cercano di portarlo nella città più vicina. Durante il tragitto si imbattono in una giovane donna (Joan Hackett) e il suo bambino (Jon Gries) diretti in California.

'Costretto a uccidere' è un western crepuscolare con cui Tom Gries, che scrive anche la sceneggiatura, smitizza la figura del cowboy, centrale e decisiva in tante storie del vecchio West, qui priva di qualsiasi alone 'leggendario', ma vista come una semplice persona, capace di fare un mestiere che gli consente di vivere, ma incapace di tessere rapporti duraturi con l'altrui sesso, fermandosi all'occasionalità, ma in ogni caso leale con i propri compagni.

Nel cinema di 'frontiera' non c'è più tempo per gli eroi tutti d'un pezzo e così fioriscono queste riletture del genere, che hanno come vertice i film di Sam Peckinpah e di Arthur Penn, dove tutto viene ridiscusso e l'unico elemento che li accomuna con il passato è la violenza come modo per risolvere le questioni più scottanti.

Il film di Tom Gries si segnala per lo script molto ben articolato, con l'unico difetto che la storia ristagna un po' quando Will Penny si trova solo nella baracca con la donna e il bambino e si assiste alla rielaborazione della situazione che da 'Shane' in poi ha prevalso, vale a dire donna (sempre di bell'aspetto) con bambino, vedova o lasciata dal marito per un qualsivoglia motivo, che finisce per innamorarsi del cowboy di turno, per un ritmo sostenuto per tutta la sua durata, scene d'azione ben fatte e un notevole lavoro con il cast, con personaggi anch'essi ben definiti e interpreti tutti molto bravi, a cominciare dal dolente protagonista di Charlton Heston, all'invasato predicatore di Donald Pleasance, ai rudi cowboy 'buoni' di Anthony Zerbe e Lee Majors, per passare a quelli 'cattivi' Bruce Dern, Matt Clark e Gene Rutherford, alla dolce ma determinata Joan Hackett con Jon Gries, figlio del regista nei panni del figlioletto altrettanto scafato, senza dimenticare in piccoli ma incisivi ruoli, delle vere e proprie icone del western come Ben Johnson e Slim Pickens.

Magnifico il paesaggio teatro delle vicende, fotografato in tutto il suo splendore invernale dal grande Lucien Ballard.

Voto: 7,5.

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