Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nefarious

di undying

4 stelle

Dei ladri disattenti s'introducono nella villa di uno psicopatico, per accorgersene quando è ormai troppo tardi. Thriller inglese con deriva splatter in chiusura, girato in forti ristrettezze economiche ma che si è portato a casa ben 12 riconoscimenti.

Un gruppo di emarginati decide di recarsi in una villa per fare una rapina. Ma la situazione per loro diventa particolarmente critica, quando scoprono di essere finiti nelle mire di un "predatore", che agisce in maniera sproporzionata all'infrazione commessa.

Mentre la polizia interroga alcuni testimoni, prende corpo una storia allucinante, raccontata per flash back e destinata a chiudersi in un massacro. Questa volta i ladri, hanno decisamente scelto la casa sbagliata. Un soggetto striminzito sta alla base della seconda regia - dopo Dogged (2017) - dell'inglese Richard Rowntree. La sceneggiatura, scritta a quattro mani assieme a Matthew Davies, non è delle peggiori che siano state girate, ma lo scarso budget a disposizione impone di arrivare, con scene notturne mal fotografate, a circa un'ora prima che la storia cominci ad interessare. I diciotto minuti finali di Nefarious valgono la visione, ma arrivano troppo tardi. Rowntree non nasconde i suoi referenti, chiaramente annunciati dai titoli di testa lisergici e in puro stile Anni '70, sino ad arrivare alla maglietta indossata da un protagonista, con sovrimpressa la scritta "Zombie Flesh Eaters" (titolo internazionale dello Zombi 2 di Lucio Fulci). Solo per appassionati di horror, disposti a subire sessanta minuti di imperante noia e improvvisazione artistica. Completamente privi di logica appaiono i 12 premi (e 29 nominations!) che il film si è aggiudicato ai vari festival di settore. Stringi stringi, si tratta del solito amatoriale su un serial killer, che di originale, veramente, ha soltanto il titolo: "Nefarious", ovvero nefasto, malvagio, scellerato, perfido.