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Sons of Denmark

Regia di Ulaa Salim vedi scheda film

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La recensione su Sons of Denmark

di billykwan
8 stelle

Sons of Denmark, pur ambientato in un ipotetico 2025, è un film estremamente attuale. Nel 2025 la Danimarca è un paese lacerato in cui un attentato islamico ha dato il là a una deriva populista. Alla vigilia delle elezioni il leader nazionalista Martin Nordhal cavalca l’onda e ottiene consensi mentre il gruppo  filonazista Figli della Danimarca si lascia andare a episodi di violenza nei confronti della minoranza araba. In un mondo di intolleranza, la paura genera scintille cui attecchisce il fuoco del fondamentalismo islamico.

Alla sua opera prima, il regista Ulaa Salim inquadra il percorso di iniziazione al terrorismo di Zakaria, un diciannovenne irakeno, quindi sposta la mdp su un agente infiltrato nella cellula islamica e sui rapporti tra politica e il gruppo filonazista.

Sons of Denmark è un film amaro, contro ogni forma di estremismo, con interpreti misurati e in parte, con la Lacrimosa di Mozart a conferire potenza alle scene più forti. Sons of Denmark induce alla riflessione, lascia poco spazio alla speranza e ci consegna una storia drammaticamente aderente alla nostra realtà.

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