Regia di Georges Méliès vedi scheda film
Un Méliès tecnicamente preparato, dopo oltre dodici anni di attività, ma decisamente sotto tono in termini di fantasia.
Una coppia arriva di fronte all'antro del "genio del fuoco". Nonostante le avvertenze di un testimone, che allude all'accecamento conseguente la visione, la ragazza insiste per entrare. I due vengono quindi accolti da inservienti al servizio del mago, che li obbligano ad assistere ad un pirotecnico spettacolo al termine del quale restano, effettivamente, accecati. All'uscita l'uomo che li aveva esortati a non entrare pone rimedio grazie ad un magico unguento, restituendo loro la vista.
Nonostante la cura e la profusione di effetti spettacolari - basati su trucchi di sovrimpressione e stacchi di ripresa - Georges Méliès, a un punto molto avanzato della sua attività (1896 / 1913), sembra non avere più molta fantasia e si limita a mettere in scena un classico spettacolo basato, sostanzialmente, su effetti pirotecnici. The genii of fire è dunque un cortometraggio che porta l'indistinguibile firma dell'autore, senza però più quelle geniali trovate che hanno reso mitici molti dei precedenti lavori.
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