Regia di Soudade Kaadan vedi scheda film
VENEZIA 75 - ORIZZONTI
Nell'inverno siriano particolarmente rigido del 2012, seguiamo Sana che, esasperata evpreoccupata del fatto di ritrovarsi a casa la bombolacdel gas aglibsgoccioli, decide di prendersi un giorno di ferie per rintracciare qualcuno che possa rifornirla, nella periferia di una Damasco divisa e segnata da posti di blocco e cecchini appostati tra i ruderi di una civiltà allo stremo.
In un paese ormai senza domani, ove il futuro significa procurarsi il sostentamento per la cena senza rimaner vittima di attentati, rappresaglie e bombardamenti, Sana si ritrova faccia a faccia con la morte, sentendosi depauperata della propria anima, che il regista individua come una sorta di ombra che finisce per abbandonare il proprio corpo, andando contro ogni legge della fisica, ma coordinandosi con la brutalità insanabile di un popolo spezzato e diviso da un odio senza scampo.
Un film - opera prima di fiction di una regista donna siriana, Soudade Kaadan - che lascia poco scampo alla speranza, e che segue l'odissea di una donna in pena per il proprio figlio solo che l'attende, straziata dalla violenza che la circonda e devastata all'idea di lasciare senza scampo l'unica ricchezza che le resta: il figlio.
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