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Chi è Harry Kellerman e perché parla male di me?

Regia di Ulu Grosbard vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Chi è Harry Kellerman e perché parla male di me?

di John_Nada1975
6 stelle

Prima collaborazione tra Hoffmann e Grosbard, che poi avrebbe dato uno dei film e ruoli migliori del primo, "Vigilato Speciale'', Max Dembo.

Biografia immaginaria di un cantante di successo in crisi, perseguitato da un suo doppelganger che lo vuole rovinare rivelandolo per quello che veramente è le sue passate meschinità soprattutto sentimentali, gli arrivismi e aridità di animo, o pensa egli stesso di essere, in un racconto frammentato da onirismi e flashbacks. Ha una delle sequenze dei titoli migliori del cinema americano dei settanta, con una canzone di Shel Silverstein, e tante gustose frecciate contro la psicanalisi, impersonata nel personaggio impareggiabile di un Jack Warden al solito grandenei ruoli estrosi e di pazzoide. 

Fotografia fantastica di Victor J. Kemper, e il solito cotè estetico meraviglioso, dato dal Metrocolor anni '70.

Divertenti e curiosi i flashbacks con i genitori  come in un documentario sulla fama del figlio alla "Prendi i soldi e scappa!", con egli stesso mai inquadrato, mentre parla frontalmente con loro a tavola a colazione, e con altri personaggi fondamentali della sua vita e del passato.

Doppiaggio italiano grandioso, Amendola è già su Hoffmann, il sommo Carlo Romano è lo psicanalista il Dr. Salomon F. Moses.

Manlio De Angelis doppia una prima fantasiosa apparizione di un giovane Dom De Luise.

Quasi un racconto dickensiano-di origine teatrale dello stesso Grosbard-, al sole della California e  alla rivisitazione di un passato dai molto sbagli ed errori personali, oggi però sulla strada della ricchezza e della fama personali, attraverso i caleidoscopi e gli psichedelismi del cinema primi anni '70. Il tutto costruito da Barry Malkin, uno dei migliori montatori per questo tipo di racconto cinematografico. Molte, tante, troppe, donne.

 

John Nada

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